LA POLEMICA
ROMA «Il numerino 3? Se danneggia le imprese e le famiglie

Mercoledì 24 Gennaio 2018
LA POLEMICA
ROMA «Il numerino 3? Se danneggia le imprese e le famiglie italiane, per noi non esiste», così Matteo Salvini mette il timone della Lega in rotta di collisione con le garanzie che, appena 24 ore prima, Silvio Berlusconi ha inteso dare a Bruxelles sul rispetto del 3 per cento nel rapporto deficit/pil. Il leader di FI si era premurato di precisare ai vertici della Ue che la regola di Maastricht, ancorché «discutibile», sarebbe stata osservata da un governo di centrodestra. Ma l'alleato leghista sembra essere di tutt'altro avviso e aggiunge: «Se ci sono regolamenti Ue che danneggiano le famiglie italiane, quei regolamenti - come la Bolkestein - per il governo Salvini non esisteranno». Il capo del Carroccio ammette che «tra Lega e FI ci sono diverse sensibilità», ma sottolinea che «la Lega è coerente La nostra linea non cambia. Vogliamo portare l'Italia nella Ue per contare e non per prendere ordini. Le promesse fatte da Silvio a Bruxelles sono sbagliate». E, per rincarare la dose, Salvini - presentando la candidatura nello stesso collegio del ministro Padoan a Siena del responsabile economico della Lega Claudio Borghi - mette un epitaffio sull'euro: «Era e resta un esperimento sbagliato che danneggia il lavoro e l'economia italiana».
Questa divaricazione tra le visioni dei due leader del centrodestra dà modo però a Pier Carlo Padoan, ieri a Bruxelles per la riunione dell'Ecofin, di sottolineare le preoccupazioni dei suoi colleghi dell'organismo in vista del voto del 4 marzo. «Tutti i ministri delle Finanze della Ue - dice Padoan a margine della riunione - sono al corrente dello scenario di incertezza previsto dopo le elezioni italiane. E associando questo ai quattro anni di stabilità in cui l'Italia ha fatto dei passi avanti, c'è tra loro la preoccupazione che ci possa essere un'interruzione del progresso verso la stabilità e la crescita». Il titolare di via XX Settembre passa quindi al registro dell'ironia raccontando di aver risposto alle domande dei colleghi dell'Ecofin sulla campagna elettorale secondo una sua personale classificazione delle proposte che circolano, prima tra queste la Flat tax: «Ecco, questa per noi fa parte di quelle che chiamiamo bacchette magiche o della fatina blu, perché miracolose: quelle che chiamiamo anche proposte terminator, che smantellano tutto e chiudono il discorso. Però sono spesso divertenti da ascoltare. Ma purtroppo - conclude il ministro - quando si abbassa o si toglie una tassa, sia essa piatta o articolata, deve essere messa sul piatto la copertura».
A Padoan non viene risparmiata qualche critica di parte leghista per aver usato la tribuna Ecofin per la sua campagna elettorale, ma ad osservare conclusivamente il conflitto Lega-FI è Matteo Renzi: «Dove si mettono insieme Berlusconi e Salvini - dice il leader pd - hanno la possibilità di vincere, indipendentemente da quello che pensano. Nel centrodestra popolari e populisti stanno sotto lo stesso tetto».
Mario Stanganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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