La napoletana Nugnes guida la fronda «Caro Zaia, l'Italia è una e indivisibile»

Lunedì 21 Gennaio 2019
La napoletana Nugnes guida la fronda «Caro Zaia, l'Italia è una e indivisibile»
LA LETTERA
VENEZIA «Caro governatore Luca Zaia, grazie per la sua lunga e appassionata lettera ai cittadini del Sud. È il segno di una presa di coscienza: non si può chiedere l'autonomia rafforzata per un territorio togliendo la parola a tutti gli altri. Ma ci eravamo illusi che ci avrebbe detto e documentato di più». Inizia così la lunga missiva di Paola Nugnes, senatrice napoletana del Movimento 5 Stelle che aveva già dichiarato come lo stop alle autonomie contasse più della tenuta dell'esecutivo gialloverde, in risposta alla lettera aperta diffusa dal governatore del Veneto a sostegno della trattativa fra la Regione e lo Stato. Un'iniziativa a cui aveva fatto seguito sul Gazzettino l'invito di Vito Grassi, presidente di Confindustria Campania, allo stesso esponente della Lega, che successivamente aveva accolto la proposta di partecipare a un confronto sulla questione.
LE ACCUSE
Rivolta al governatore Zaia, la senatrice Nugnes lamenta la mancanza di informazione su un progetto che dal suo punto di vista sarebbe in corso di elaborazione «alquanto segretamente» e di cui il Parlamento dovrebbe «prendere solo atto». Ma le critiche non finiscono qui: «Si rivolge ad un Sud, che Lei dice non ha mai avuto diritto di parola prosegue la pentastellata nei confronti del leghista diritto che mi sembra Lei non sia però disposto a dargli, non aprendo alla discussione sulle autonomie e accelerando inspiegabilmente i tempi di una questione così importante per il paese». Secondo la senatrice «basta guardare agli ultimi decenni per avere ragioni di una penalizzazione certa del Sud». L'accusa a Zaia è di non aver speso una parola sui criteri con i quali si calcolano i fabbisogni e si assegnano i soldi. «L'Italia è una e indivisibile aggiunge pur riconoscendo e promuovendo le autonomie locali, attuando nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo, adeguando i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento». Nel mirino della parlamentare finisce in particolare la gestione del gettito erariale maturato nel territorio regionale. «Questo significa che per scuola, sanità e le altre ventuno materie per le quali il Veneto chiede l'autonomia traduce Nugnes si pretende che il fabbisogno sia maggiore dove c'è più Pil. Cioè che un ricco abbia più bisogno d'istruzione e cure rispetto a un povero». Non si tiene conto, incalza la grillina, che «il Pil del Nord dipende anche e soprattutto dalla spesa del Sud» e che «i princìpi di uguaglianza sono nella Carta per cui Lei sta illudendo i veneti imboccando un vicolo cieco: l'attuazione forzata e incostituzionale della Costituzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci