Il perito: Mazzacurati non saprà rispondere

Martedì 22 Novembre 2016
Il perito: Mazzacurati non saprà rispondere
Si combatterà sul filo delle sfumature l'esito della perizia disposta dal Tribunale di Venezia sulla capacità di Giovanni Mazzacurati di deporre al processo sullo scandalo Mose.
Lo psichiatra forense nominato dai giudici, il dottor Carlo Schenardi, ha concluso che «con elevata probabilità» l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova «non è in grado di rendere dichiarazioni, nel presente giudizio, dotate di precisione, accuratezza». Un parere espresso sulla base «della documentazione esaminata e con i limiti dovuti alla impossibilità di effettuare un esame clinico diretto», che il perito dovrà illustrare al Tribunale il prossimo 24 novembre, nel corso di un'udienza che si preannuncia scoppiettante.
Infatti, gran parte dei consulenti di accusa e difesa che hanno preso parte agli accertamenti ritengono che seppure emerga un quadro di decadimento cerebrale, non sia possibile valutare le condizioni di salute di Mazzacurati senza visitarlo di persona: lo hanno sostenuto sia l'esperto nominato dalla Procura, il dottor Antonello Cirnelli, che i dottori Pietro Pietrini, Luigi Grezzana e Francesco Paladin, designati rispettivamente dall'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, dall'ex eurodeputata del Pdl, Lia Sartori e dall'imprenditore Erasmo Cinque.
A ritenere sufficiente la documentazione medica e strumentale (proveniente dallo stesso Mazzacurati) è invece il professor Santo Davide Ferrara (consulente di due parti civili, Regione Veneto e Consorzio Venezia Nuova), secondo il quale sussiste un quadro di «demenza... con grave compromissione delle funzioni cognitive».
Dopo aver ascoltato il perito e le eventuali contestazioni dei consulenti di parte, la decisione finale spetterà al Tribunale. Se il collegio presieduto da Stefano Manduzio dovesse ritenersi soddisfatto delle conclusioni del dottor Schenardi, i verbali con le confessioni rese da Mazzacurati nell'estate del 2013 potranno entrare a far parte del fascicolo processuale con valore di prova a carico dei vari imputati, senza necessità di alcun contraddittorio. In caso contrario il Tribunale potrebbe incaricare il perito di recarsi negli Stati Uniti, assieme ai consulenti degli imputati, per visitare l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, con l'effetto di sospendere il processo per alcuni mesi (in attesa dell'autorizzazione dell'autorità giudiziaria Usa) e il concreto rischio di prescrizione di molti dei reati contestati.
La scorsa settimana era stato lo stesso perito ad inviare una nota via email al Tribunale e alle parti processuali per comunicare che nel corso della perizia era emersa la necessità di sottoporre Mazzacurati ad una visita clinica.
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