Giovane trovato con la testa fracassata

Lunedì 30 Gennaio 2017
Giovane trovato con la testa fracassata
La testa fracassata, probabilmente con una spranga: è stato assassinato così, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, l'uomo trovato morto tra le immondizie e il degrado, nell'ex zona industriale Silos Pagnan di Silea. A scoprire il cadavere, ieri alle 3.15, i carabinieri, dopo la segnalazione telefonica di un testimone che stava rincasando dopo essere stato al cinema. Da quanto si è appreso la vittima sarebbe un 33enne, originario di Torino, Andrea Dorcich. Da tre gironi i genitori avevano denunciato la sua scomparsa. Il delitto potrebbe essere maturato in ambienti della droga. Per chiarire quanto accaduto e avere conferme alle prime ipotesi investigative, il pm Giulio Caprarola ha avviato un'indagine per omicidio, ordinando l'autopsia, che sarà eseguita domani (stamattina verrà conferito l'incarico a uno dei medici legali che lavorano con la Procura di Treviso).
Inizialmente si era pensato che la vittima potesse essere uno dei barboni che hanno trasformato nella propria casa i capannoni che si trovano lungo l'Alzaia del Sile, ma l'ipotesi è stata subito scartata. «Adesso fa troppo freddo - ha detto il sindaco Silvano Piazza -. Nessuno trascorre la notte lì». Infatti la vittima era vestita troppo bene per essere un senza tetto. Per questo, secondo le prime ipotesi investigative, potrebbe essere stato ucciso altrove e poi scaricato lungo il Sile. Anche perché è stato trovato poco sangue nelle vicinanze del cadavere. A complicare la ricostruzione degli inquirenti anche le condizioni meteo. Il gelo di questi ultimi giorni ha reso praticamente impossibile al medico legale di fissare l'ora precisa della morte. Non si sa quindi da quanti giorni (oppure solo ore) il cadavere si trovasse tra le rovine delle fabbriche abbandonate. La testa fracassata della vittima non lasciava spazio a interpretazioni. Si era di fronte a un assassinio brutale. Il pm Giulio Caprarola, sulla base dei dubbi, condivisi con gli investigatori dell'Arma, sta indagando per omicidio. Il medico legale dovrà confermare la solidità dell'ipotesi investigativa della Procura e dei carabinieri. Le ferite alla testa dell'uomo - da quanto è emerso - raccontano di un pestaggio brutale. La vittima ha il cranio praticamente fracassato.
Ieri mattina, nella zona industriale di Silea, a caccia di impronte e di materiale genetico, sono arrivati anche i carabinieri della Scientifica. Gli esperti, aiutati dai colleghi della Stazione, hanno passato al setaccio i capannoni circostanti alla ricerca di prove collegabili al cadavere trovato ai piedi di una vecchia costruzione industriale abbandonata. Gli investigatori dell'Arma hanno anche iniziato a cercare i senza tetto, almeno una ventina da quanto avrebbero riferito alcuni testimoni, che frequentano i capannoni dismessi. Se quell'uomo è stato ucciso lì oppure altrove (e poi abbandonato), qualcuno potrebbe aver visto qualcosa di determinante per dare un volto e un nome al killer.
Mentre i carabinieri cercavano le prove del delitto, decine di curiosi si sono fermati a guardarli. In quella zona di notte spopolano i personaggi ambigui, dediti a traffici inconfessabili, mentre di giorno famiglie e runner la percorrano in lungo e in largo per gustarsi uno degli scorci più suggestivi del Sile.
Nonostante gli indizi raccolti sono ancora tante le domande che attendono una risposta. E resta fitto il mistero sul movente e sull'autore del delitto. Per gli inquirenti, però, quell'uomo è stato assassinato e c'è un killer da scovare.
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