Festa del M5S per lanciare il Reddito con Grillo

Sabato 19 Gennaio 2019
Festa del M5S per lanciare il Reddito con Grillo
IL CASO
ROMA In principio fu il balcone di Palazzo Chigi: era il 27 settembre Luigi Di Maio e gli altri ministri M5S si affacciarono dal palazzo del governo per dire che era fatta. «Abbiamo abolito la povertà: porteremo il rapporto deficit-pil al 2,4%». Sotto, festanti con le bandiere dei 5 Stelle, deputati e senatori. La storia, come si sa, è andata un po' diversamente nella trattativa con l'Ue. Ma poco importa perché martedì è in programma un'altra festa. Anzi, la madre di tutte le feste, quella per il via libera al Reddito di cittadinanza, licenziato ieri l'altro dal consiglio dei ministri.
All'evento, sono attesi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Beppe Grillo e Davide Casaleggio, presidente dell'associazione Rousseau e figlio del cofondatore del M5S, molto citato in queste ultime ore. Si studia anche a un format a stelle e strisce: è quello del Ted, il modello di conferenze statunitensi nato nel 1984 nella Silicon Valley e poi esportato in tutto il mondo. Per Conte e Grillo è un nuovo incontro, il secondo, dopo la festa del Circo Massimo.
LO SPARTITO
Non parleranno solo i big pentastellati, ma anche opinion leader (d'area). Potrebbe essere anche l'occasione per far vedere come funzionerà il sito del reddito. Di Maio starebbe anche pensando - ma potrebbe farlo in un secondo appuntamento - a portare sul palco la storia di un'azienda, pare del Napoletano, pronta ad assumere subito un giovane disoccupato.
Nel M5S c'è chi, memore proprio del balcone di Chigi, ci va con i piedi di piombo. «Forse era meglio aspettare la conversione in aula, con la Lega non si sa mai», racconta un parlamentare. Ma ormai la macchina della comunicazione è partita. E festa sarà. Di nuovo. Martedì è stato il primo giorno utile per avere anche Conte, visto che il giorno dopo volerà a Davos per il meeting del World Economic Forum. A godersi l'ok al reddito è anche Casaleggio: «Mi riempie di orgoglio anche per un altro motivo - dice all'Adn - è l'esempio che il modello di democrazia partecipativa che proponiamo funziona».
S. Can.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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