Centri sociali contro Israele alla Fiera di Vicenza: scontri con la Polizia, 10 agenti feriti, 5 fermati. Salvini: sono gli ultimi nazisti rossi - Video e Foto

Due manifestazioni. In mattinata la prima con i disordini: il corteo cambia percorso, carica delle forze dell'ordine. Alle 14 la seconda, organizzata dalla comunità palestinese, conclusasi pacificamente

Sabato 20 Gennaio 2024
Centri sociali contro la presenza di Israele a VicenzaOro: fumogeni e petardi, la poliziarisponde con gli idranti

VICENZA - La contestazione contro le azioni di Israele a Gaza è sfociata in violenti scontri di piazza stamane a Vicenza, dove la polizia ha dovuto usare la forza e gli idranti per fermare il corteo dei centri sociali che tentava di raggiungere i padiglioni della Fiera dell'oro, dove vi sono anche espositori da Tel Aviv.  Il bilancio ufficiale diffuso in serata dalla Questura parla di «10  feriti in totale, ma nessuno in maniera grave»; di questi, 9 sono agenti appartenenti al Reparto mobile di Padova, uno alla Digos di Venezia. «Quando sono iniziati gli scontri l'obiettivo dei manifestanti - spiega la Questura - era di forzare il cordone dei poliziotti per poi raggiungere a piedi l'area dei padiglioni fieristici, ma questo è stato evitato».

Per quanto riguarda le denunce dei manifestanti, i 5 attivisti sono stati identificati sul posto, durante i disordini, e denunciati. Si tratta di un attivista di Vicenza, uno di Treviso, uno di Brescia, uno di Teramo e uno della Croazia. La loro posizione, anche per quanto riguarda i reati di cui dovranno rispondere, è ora al vaglio della Digos. Le indagini della Digos proseguiranno anche nei prossimi giorni con l'analisi dei filmati e non si esclude che possano esserci altre denunce. Ai poliziotti feriti la solidarietà del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, con «la condanna degli atti di violenza e discriminazione». Mentre il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha telefonato al Questore di Vicenza, Dario Sallustio, per esprimere la sua vicinanza alla città e alle forze di polizia.

Salvini: sono gli ultimi nazisti rossi

«Il mio pensiero va innanzitutto ai dieci poliziotti feriti, quelli dall'altra parte sono gli ultimi nazisti rossi, chi odia Israele odia la libertà, la democrazia, la pace, peraltro a una settimana dalla giornata della memoria. Quei deficienti che volevano interrompere una fiera a Vicenza perché c'era un padiglione israeliano, non erano solo antisemiti, ma deficienti, violenti spero che passino qualche mese in carcere per rinfrescarsi le idee». Lo ha detto, ospite a Stasera Italia su Rete 4, il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, a proposito degli scontri di Vicenza. 

Scontri a VicenzaOro - Cosa è successo

La manifestazione, partita poco prima delle 11.20 con circa 700 partecipanti. Gli scontri sono iniziati intorno a mezzogiorno, quando i manifestanti, deviando dal percorso programmato del corteo, hanno tranciato la catena di un cancello dell'ingresso posteriore del quartiere espositivo. Qui i manifestanti, con scudi, barrere e fumogeni, sono stati affrontati dagli agenti in assetto anti-sommossa. Poco dopo sono partite alcune cariche, per alleggerire la pressione dei dimostranti, poi sono stati usati gli idranti per dispedere i facinorosi. 

Agenti feriti, il Fsp: «Volevano far male»

Tra gli agenti contusi uno è stato colpito da un grosso petardo. Il sindacato Fsp Polizia di Stato parla di «nove colleghi feriti, uno seriamente ustionato, una manifestazione di assoluta violenza, con tanto di artifizi modificati e contenenti schegge metalliche, che dimostrano - sostiene il segretario generale Valter Mazzetti - una chiara volontà di fare più male possibile e come in questo come in tanti altri casi ci si trovi di fronte a veri criminali organizzati. «Quando i manifestanti hanno preteso di avanzare nonostante l’alt delle forze di polizia è scoppiato il caos – dice Maurizio Ferrara, Segretario regionale Fsp Veneto -, e il lancio ad altezza d’uomo contro i colleghi di fuochi d’artificio infarciti di materiale ferroso ha provocato numerose ferite agli agenti, uno dei quali anche ustionato. E’ stata un’aggressione molto seria e si è reso necessario l’intervento con l’idrante per arginare i violenti. Alcune persone sono state fermate e portate in Questura, e ora c’è da sperare che tutti i responsabili non se la cavino con poco o nulla come fosse stata una bravata, perché non sarebbe la prima volta».

Il Sap di Padova e Vicenza

Il servizio pubblico ha visto l'impiego di operatori della Questura di Vicenza e di 40 poliziotti del II Reparto Mobile di Padova compreso l'impiego di specialisti con l'uso dell'idrante. Il Sap fa sapere che seguirà le indagini valutando se costituirsi parte lesa per tutelare i colleghi feriti.

 

Il commento del sindaco Possamai: «Nessuna giustificazione»

«Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina in strada dell'Arsenale. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l'eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell'articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese». Lo afferma in una nota il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, commentando gli scontri avvenuti stamane durante un corteo dei centri sociali.

«E non fa torto solamente - prosegue Possamai - a quelle righe della nostra Carta, ma fa anche male alla causa che dice di sostenere: è una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza. Ottenendo tra l'altro l'effetto di allontanare ancora di più l'attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della città agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri di questa mattina, ed esprimere il mio ringraziamento alla Prefettura, alla Questura e alle forze dell'ordine per il lavoro di queste ore».

La seconda manifestazione

Alle 14 è partita un'altra manifestazione, organizzata della comunità palestinese, con ritrovo di fronte alla stazione di Vicenza: 4.000 i partecipanti (secondo la Questura), compresi molti giovani dei collettivi della sinistra veneta mentre per Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista, «i presenti erano almeno 10mila, tutti a chiedere l'immediato cessate il fuoco». Questo secondo corteo si è concluso senza tensioni in zona Ferrovieri. «Diciamo no all'economia di guerra, no a qualsiasi tipo di finanziamento del genocidio che sta avvenendo a Gaza. Vogliamo una Palestina libera - dice Luca Lendaro di Potere al Popolo - e la fine del coinvolgimento dell'Italia nel genocidio di queste settimane». 

Luca Lendaro

Le reazioni

«É inaccettabile quanto sta accadendo in queste ore a Vicenza - tuona l'ex sindaco di Vicenza sui social, Francesco Rucco - Una manifestazione contro Israele si trasforma in una aggressione alle Forze di Polizia. Anche in vista degli annunci minacciosi dei centri sociali nei confronti del progetto Tav, è necessario per il futuro vietare questo tipo di manifestazioni organizzate da soggetti incappucciati e armati di bastoni. È ora che il Sindaco Possamai, di fronte a tali violenze perpetrate dal centro sociale Bocciodromo di Vicenza e dai suoi sodali, revochi con effetto immediato la concessione della sede di via Rossi. Da anni non si assisteva a fatti così violenti».

La condanna del senatore Pierantonio Zanettin, coordinatore di Forza Italia della provincia di Vicenza: «Condanno i cosiddetti antagonisti dei centri sociali, autentici professionisti della violenza di piazza, che anche oggi a Vicenza si sono presentati con il volto mascherato e hanno cercato a tutti i costi lo scontro violento con le forze dell'ordine. Faccio i complimenti al Prefetto per la professionalità e il rigore con cui ha gestito questa non facile situazione e auguro ai poliziotti feriti una pronta guarigione. Vicenza - aggiunge - è una città democratica, accogliente e pacifica, e respinge la violenza che qualcuno, estraneo al suo tessuto sociale, cerca di imporre».

La solidarietà del ministro Piantedosi

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, questo pomeriggio ha telefonato al questore di Vicenza, Dario Sallustio, per manifestare la propria solidarietà agli agenti aggrediti da alcuni manifestanti durante lo svolgimento della fiera Vicenzaoro. Nell'occasione, il titolare del Viminale si è voluto sincerare delle condizioni degli agenti e ha espresso al questore il proprio «apprezzamento per come le forze di polizia hanno saputo gestire ancora una volta, con la consueta professionalità, una situazione difficile, evitando guai peggiori e confermandosi presidio fondamentale di difesa della democrazia e della libertà».

Ultimo aggiornamento: 21:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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