VICENZA - Quattro cantieri e nove società edili nel mirino dei carabinieri tra Lonigo, Caltrano e Valbrenta. In tutto sono 4 i lavoratori in nero scoperti. È stata disposta la sospensione per 5 società edili per gravi inadempienze alla sicurezza ed anche per “lavoro nero”.
I cantieri a Lonigo
In particolare, nel comune di Lonigo è stato effettuato un controllo presso un cantiere, all’interno del quale stavano operando sei aziende impiegate in diverse fasi di costruzione. Si sono riscontrate, per due società, gravi violazioni alla sicurezza, poiché le rispettive maestranze lavoravano sull’impalcato che non rispettava le condizioni di sicurezza contro le cadute nel vuoto, nè tantomeno l’uso dei dispositivi di sicurezza di terza categoria salvavita. Per tali motivi è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. Anche una terza società, che si occupa di carpenteria leggera, operante nel medesimo cantiere, veniva sospesa poiché priva della documentazione necessaria e si constatava la mancanza del Piano Operativo di Sicurezza.
Sicurezza
Per il cantiere di Caltrano, ove era in atto una ristrutturazione totale di una abitazione privata disposta su tre livelli fuori terra, il controllo ha portato alla sospensione della società edile, unica impiegata nei lavori, e per gravi motivi di sicurezza sul lavoro, e per l’impiego di manodopera senza la preventiva comunicazione di assunzione. Allo stesso imprenditore si contestava la mancanza del Piano Operativo di Sicurezza, la mancata attuazione dei corsi di formazione generale e specifica e la mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Dal controllo si evinceva che quest’ultima impresa edile stava eseguendo i lavori di ristrutturazione priva di autorizzazioni comunali per l’inizio dei lavori, pertanto sono state avviate le pratiche, da parte dell’ufficio tecnico comunale, dell’ordinanza di sospensione dei lavori cantieristici.
Lavoro nero
Infine, nel comune di Valbrenta, venivano individuati 4 lavoratori stranieri di cui 3 irregolari, all’opera all’interno di due cantieri attigui ove operava la medesima ditta nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica super bonus 110%. Venivano pertanto emessi 2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale a carico del titolare dell’impresa che stava effettuando i lavori per la mancanza di protezioni verso il vuoto, la mancata formazione e sorveglianza sanitaria e per lavoro “nero”. Venivano, inoltre, riscontrate a carico dell’impresa appaltante irregolarità nei ponteggi e la mancata verifica trimestrale di funi e gru. Gli accertamenti hanno consentito, inoltre, di elevare sanzioni per contributi e premi assicurativi risultati non versati.