Ragazza africana picchiata dal patrigno «Devi sposarti». «No, voglio studiare»

Venerdì 16 Marzo 2018
foto di repertorio
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VERONA - Ragazza di origini africane scende dall'autobus con cui va a scuola, si sente male, quasi sviene davanti ad un vigile. Ha un bernoccolo in fronte, si scopre che ha un trauma cranico. La giovane ventenne, che vive nel veronese con la madre, tre fratelli minori e il patrigno, racconta che è stata picchiata da quest'ultimo la sera prima: «Mi ha sbattuto la testa contro il muro. Vuole che mi sposi (con l'uomo scelto dalla famiglia), ma io non voglio sposarmi, voglio andare a scuola perchè mi piace». La ragazza è stata trasferita in una struttura protetta ed è stato avviato il procedimento penale.

Non mancano le prese di posizione sul piano politico. Elena Donazzan, assessore regionale alla scuola: «Fatto agghiacciante ed intollerabile. Quante ragazze sono nella stessa situazione, quante volte questa ragazzina avrà subito violenza? Non possiamo continuare ad assistere ad episodi come questo, in cui una mentalità dettata da abitudini e culture diverse dalla nostra, si impongono spesso indisturbate».
Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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