Niente spesa: i supermercati
Esselunga chiusi per lutto

Domenica 2 Ottobre 2016
Ansa-esselunga.it

Tutti i supermercati Esselunga chiusi e listati a lutto lunedì mattina, giorno dei funerali di Bernardo Caprotti, che avverranno in forma privata, in omaggio al fondatore e anima della catena di grandi magazzini, scomparso ieri, che avrebbe compiuto il prossimo venerdì 7 ottobre. Sono due gli store in Veneto entrambi in provincia di Verona.

Lo piangono i suoi manager, che aveva scelto per guidare l'azienda dopo il contenzioso che si trascina da 5 anni con i 2 figli avuti in prime nozze, Giuseppe e Violetta Caprotti, e lo piangono i 22mila dipendenti, che hanno ricevuto una lettera firmata dal presidente Vincenzo Mariconda e dall'A.d. Carlo Salza. «Ci ha lasciato il nostro fondatore, la nostra guida, il nostro ispiratore», hanno premesso i due manager, affermando che l'imprenditore scomparso «con la sua presenza quotidiana ci è stato costantemente vicino, soffrendo e gioendo con ciascuno di noi e facendo sue le nostre personali vicende».

«Fino all'ultimo - si chiude il breve scritto - come sempre del resto, la sua preoccupazione più grande è stata rivolta alle donne e agli uomini di Esselunga, alle loro famiglie, al loro presente e al loro futuro. Il suo grande insegnamento e i suoi valori rimangono il nostro impegno per il futuro». Un augurio che introduce al nocciolo della questione, sul destino della grande catena di supermercati che Caprotti voleva mettere in vendita. Un futuro che si preannuncia piuttosto complesso, dato che la causa con i figli, non era conclusa e a giorni è attesa la lettura del testamento presso lo studio del notaio Carlo Marchetti. Giuseppe, con cui Caprotti ebbe il primo litigio, è «molto scosso e toccato in queste ore», secondo quanto si apprende. A piangere l'imprenditore sono in tanti, dall'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che ieri ha ricordato il rapporto personale con «il Dottore», che gli si presentò a casa dopo il malore del 2014, al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.

Secondo Martina Caprotti era «all'avanguardia» e si è distinto per la «attenzione al mondo dei produttori agricoli e agroalimentari di ogni filiera».

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala intende invece discutere in consiglio comunale la possibilità di assegnare a Caprotti un Ambrogino d'oro, la massima riconoscenza meneghina.



 

Ultimo aggiornamento: 20:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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