Il tribunale è senza carta per stampare le sentenze: ai giudici una risma a testa

Martedì 18 Dicembre 2018 di Gianluca Amadori
Il tribunale è senza carta per stampare le sentenze: ai giudici una risma a testa
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VENEZIA - Senza carta per stampare le sentenze; senza benzina per le automobili necessarie a trasportare in Corte d'appello, a Venezia, i fascicoli penali provenienti dai vari tribunali della regione.
È questa la situazione in cui si trova ad operare la giustizia veneta - da sempre tra le più disastrate d'Italia anche sul fronte degli organici, sia dei magistrati che del personale amministrativo - nonostante i ricorrenti proclami del ministero della Giustizia, che da un lato annuncia investimenti e assunzioni; dall'altro pretende maggiore efficienza e produttività, senza però mettere a disposizione neppure i più banali strumenti necessari allo svolgimento del lavoro quotidiano.
 
FOGLI SOTTO CHIAVENei giorni scorsi i dirigenti del settore amministrativo del Tribunale di Venezia hanno comunicato che la carta in dotazione sta per finire ed è necessario fare economia: ai magistrati è stata consegnata una risma che dovrà bastare fino al mese di marzo. Cinquecento fogli per più di tre mesi di sentenze, ordinanze di custodia cautelare e provvedimenti vari. Anche alle cancellerie la carta è stata razionata, con il risultato che quella poca a disposizione viene conservata chiusa a chiave, mentre i fogli necessari vengono inseriti nel fotocopiatore di volta in volta, per limitare gli sprechi. Ma soprattutto per evitare che la carta in dotazione a ciascuno venga utilizzata da qualcun altro. «Quando in un processo viene stralciata la posizione di un imputato è necessario fare copia di tutto il fascicolo, ma senza carta diventa un problema. E quel fascicolo è destinato a restare fermo», spiegano negli uffici giudiziari della Cittadella di piazzale Roma, a Venezia, sede del Tribunale penale.
VETTURE FERMEL'altra incredibile carenza riguarda il carburante: quello per i motoscafi di servizio in laguna per il momento c'è. Scarseggia, invece, quello per le autovetture in dotazione degli altri uffici giudiziari, con effetti disastrosi. Ogni tanto accade che fascicoli urgenti, necessari per lo svolgimento di importanti processi in Corte d'appello, restino bloccati in tribunale. 
Ed è accaduto perfino che il personale abbia pagato la benzina di tasca propria, oppure utilizzato la vettura personale pur di garantire il servizio. Le auto (in realtà ce n'è soltanto una per ciascun tribunale, non di più, per disposizione ministeriale) sono utilizzate anche per altri servizi: servono, ad esempio, per garantire le attività dei giudici dell'ufficio di volontaria giurisdizione, che devono muoversi per fare visita ad anziani e persone incapaci le quali necessitano del supporto di un amministratore di sostegno.
GIUSTIZIA STRATEGICA«Se la giustizia non viene considerata strategica per il nostro Paese, bisognerebbe avere il coraggio di dirlo - polemizza la presidente della Corte d'appello, Ines Marini - Ma se, come si sente giustamente ripetere in tutte le sedi, la giustizia è strategica per lo sviluppo dell'economia e per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, allora è necessario che vengano forniti i mezzi, gli strumenti e il personale adeguati per farla funzionare. E non il personale scartato da altri enti, come sta accadendo: servono cancellieri preparati, con una formazione professionale specifica, in grado di gestire al meglio un servizio di estrema delicatezza e importanza».
Qualcosa in realtà si è mosso nel corso dell'ultimo anno, con l'arrivo di alcuni dei vincitori del concorso che, dopo anni e anni di attesa, è stato bandito a livello nazionale per reclutare il personale amministrativo necessario a sostituire i tanti cancellieri andati in pensione e per lungo tempo non rimpiazzati. La carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari della regione ammonta ad oltre il 30 per cento di un organico già sottostimato, calcolato quando il Veneto era una regione agricola e, dunque, con diverse e minori esigenze di giustizia.
Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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