Venezia. Si ammala di mononucleosi:
promessa del volley stroncata a 23 anni

Giovedì 29 Aprile 2010 di Marco Corazza
Valentina Panciera, morta a 23 anni all'ospedale di Mestre
VENEZIA (29 aprile) - Muore a 23 anni per un improvviso aneurisma. Tragedia a Portogruaro, dove ha perso la vita Valentina Panciera, che da ragazza era una promessa del volley.



La giovane si è spenta all'ospedale di Mestre dov'era ricoverata a seguito delle complicazioni sopraggiunte a una brutta forma di mononucleosi. Una malattia che l'aveva colpita verso la fine dello scorso anno, tanto da costringerla a rientrare dagli Stati Uniti, dove aveva fatto visita alla sorella Giulia, sposata con un americano. Da allora la situazione è cambiata in più occasioni, indebolendo di giorno in giorno Valentina. La scorsa settimana un ulteriore peggioramento, quindi la febbre, il ricovero e sabato notte il coma. L'altro pomeriggio, purtroppo, il cuore di Valentina ha cessato di battere.



«All'inizio pensavamo a un semplice influenza - spiega il papà Franco - Valentina s'era laureata lo scorso anno e quindi aveva deciso di andare a trovare la sorella Giulia negli Stati Uniti. Hanno passato assieme tre mesi, poi Valentina è tornata a casa. Ha partecipato a uno stage di informatica, salvo poi tornare per fine anno a trovare la sorella in America. Già prima di partire aveva la febbre, ma è partita ugualmente: è dovuta rientrare anticipatamente perché non stava bene. Scoprì che aveva contratto la mononucleosi, una malattia che non ci ha impensierito più di tanto. Poi è sopraggiunta una sciatalgia con dei forti dolori. All’inizio di aprile tutto è peggiorato. Valentina ha accusato dei forti mal di testa, quindi una emorragia, segnale di un leggero aneurisma. Tutto sembrava chiuso lì e pensavamo che dopo i normali controlli si potesse dimenticare tutto. Invece è sopraggiunta un'altra emorragia e Valentina ha dovuto fare ancora i conti con quel mal di testa. La scorsa settimana l'abbiamo portata in ospedale e poi è stata ricoverata a Mestre. Sabato ha perso i sensi, entrando in coma. I medici ci hanno comunicato che non c'era più nulla da fare per salvarla. L’altro ieri avrebbe dovuto essere sottoposta a un intervento, invece è entrata in coma e poi è deceduta. Voglio ringraziare il personale dell’ospedale di Mestre, che con sentimento e umanità è impegnato quotidianamente in un lavoro tanto difficile».
Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 22:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci