Colorificio San Marco un successo di squadra che porta premi e bonus

Sabato 18 Febbraio 2017 di Elisio Trevisan
Colorificio San Marco un successo di squadra che porta premi e bonus
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Hanno sempre creduto nella ricerca, nell'innovazione e nei dipendenti. Dopo ottant'anni di attività il Colorificio San Marco di Marcon ha 10 stabilimenti, esporta in 100 Paesi nel mondo, ha superato i 70 milioni di fatturato ed è leader nel mercato dei sistemi vernicianti e dei prodotti per i restauri. Per festeggiare il compleanno la famiglia Tamburini-Geremia ha deciso di premiare le 230 persone in organico, quasi una mosca bianca in un'epoca in cui il lavoro viene considerato alla stregua di un ingranaggio. Un po' come Adriano Olivetti, l'inventore della prima macchina da scrivere portatile, i titolari del Colorificio chiamato San Marco in onore di Venezia, pensano che la fabbrica funziona e produce meglio se i dipendenti sono considerati come esseri umani e valorizzati e se le loro condizioni di vita migliorano.
Un bonus welfare di 160 euro ciascuno, parte integrante di un accordo sindacale che contempla premi di partecipazione fino a 4 mila euro, e flessibilità con maggiorazioni fino al +70% della paga oraria, è la torta di compleanno di una realtà che in questi anni ha proposto tante altre iniziative come appartamenti al mare gratuiti per le vacanze dei lavoratori, un piano stage retribuito per i figli e il Progetto Academy in cui confluiranno sia le attività di formazione aziendale della San Marco University, sia quelle di aggiornamento personale.
È con questi metodi che un piccolo negozio di terre colorate, aperto nel 1937 vicino alla stazione ferroviaria di Treviso da Pietro Tamburini, è diventato un gruppo internazionale in continua espansione. «I risultati raggiunti ci spingono a fissare nuovi traguardi, mantenendo intatti i nostri valori: qualità e innovazione, sviluppo sostenibile e attenzione per le persone» commenta Pietro Geremia, vice presidente Sales & Marketing che fa parte della quarta generazione dei titolari del Colorificio assieme a Mariluce Geremia, la vice presidente e responsabile Risorse Umane che parla della «volontà di individuare le aree di miglioramento e di valorizzare esperienza e polivalenza dei nostri dipendenti, premiando il contributo individuale di ognuno». In un contesto simile gli stessi sindacalisti, come Massimo Meneghetti segretario Femca-Cisl di Venezia, confermano che «le relazioni sindacali/industriali sono positive e propositive, e fondamentali per affrontare concretamente le novità che saranno introdotte con la quarta rivoluzione industriale ormai alle porte». Un posto dove evidentemente la noia non è di casa, se anche Alessandrina Tamburini ha festeggiato l'anno scorso i 95 anni in azienda: laureatasi nei primi del Novecento a Venezia, crede nell'etica professionale e nel lavoro di squadra e ha festeggiato il compleanno istituendo una borsa di studio in Chimica e in Restauro. Il Colorificio San Marco ha supportato restauri quali l'organo della basilica di Santa Maria della Salute, la Cappella Zen nella Basilica di San Marco, il recupero delle Colonne Napoleoniche, dei Pennoni e delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.
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