Pestati davanti allo studio:
«Avevo la pistola puntata in faccia»

Venerdì 20 Dicembre 2013
Il notaio Massimo luigi Sandi
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MESTRE - «Sono confuso e sconvolto. Faccio ancora fatica a credere che sia successo proprio a me. È stato davvero terribile». Paolo Lizzio, 64 anni, di Cannaregio, titolare dell’omonimo cantiere nautico, è ancora disorientato verso le 13.30 quando dopo essere stato medicato all’ospedale dell’Angelo, arriva in questura per essere sentito dagli investigatori della Squadra Mobile che stanno indagando sulla brutale rapina di cui era stato vittima nella mattina, circa quattro ore prima.

«Finché ho avuto la pistola puntata dritto in faccia - racconta Diego Pavon, 39 anni, proprietario del ristorante "Ai Quaranta Ladroni" - ho dovuto assistere impotente al pestaggio di Paolo ma non appena il tizio armato ha distolto l’arma e mi ha dato le spalle per andare in aiuto a complice che non riusciva ad avere al meglio, allora non ci ho pensato un attimo e gli ho dato due "randellate" sulla nuca tanto da farlo cadere a terra. È a quel punto che i due hanno deciso di fuggire raccattando i contanti che Paolo aveva in tasca e che nella lotta si sono sparsi sul pavimento, circa tremila euro». Pavon così descrive gli aggressori. «Altro che stranieri. Diamo sempre la colpa agli extracomunitari ma stavolta non c’entrano nulla. Quando ci hanno intimato di consegnare i soldi si sono espressi nella nostra lingua. Veneziani? Forse ma non ne sono certo. ». (Mand)

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Ultimo aggiornamento: 14:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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