Venezia. Nubifragio in Riviera: a Caltana
palestra scoperchiata/ Foto e video

Domenica 29 Agosto 2010 di C. Petrin, G. Dal Corso e S. Bressanin
Albero caduto su un'auto a Cazzago
VENEZIA (29 agosto) - Il nubifragio arrivato improvviso, e ancora una volta violentissimo, mettendo in ginocchio ancora una volta la Riviera del Brenta e il Miranese. Ma danni ci sono stati anche a Sottomarina e Chioggia, finite in parte sott'acqua.



Erano circa le 16.30 di ieri quando la situazione climatica è precipitata, lasciando spazio a fortissime raffiche di vento - il sito meteo di Sant’Angelo nel Salese ha registrato oltre 120 chilometri all'ora - e a un’intensa pioggia. Potrebbero aggirarsi sui due milioni di euro i danni causati del nubifragio che si è abbattuto ieri pomeriggio sul Salese. Ma soprattutto sulla fascia Sant’Angelo - Caselle - Caltana. Ed è stata proprio Caltana a patirne le conseguenze più gravi. Della palestra di questa frazione non c’è più il tetto, mille metri quadrati di lamiera di alluminio sono finiti come pezzi di carta arrotolati parte sul prato antistante, parte sul canale Caltana e attraverso via Cavour interrompendone il traffico.



Il disastro, con danni quantificati per 400mila euro dall’assessore ai Lavori pubblici Michele Granziero, ha offerto ai tanti curiosi accorsi, uno spettacolo davvero desolante. Le lamiere sono cadute sull'auto del portiere della squadra di calcio del graticolato, Alessandro Tamai, rimasto illeso. In via Caltana, un gigantesco platano è stato sradicato e piegandosi si è adagiato sulla casa di Leopoldo Rossetto. Altri tre pini della villa Ferracini sono stati abbattuti invadendo la strada. In via Motte, ancora a Caselle, le lamiere di un vicino deposito sono andate a finire sopra i tetti delle case vicine; ancora alberi, tegole e pietre si sono staccate da tante case della zona invadendo strade e cortili, e a Sant’Angelo è stato scoperchiato il capannone dell’officina della Zootecnica Ballan. E poi canali al limite della tracimazione in ogni dove, allagamenti di campi e cortili.



Ad essere colpiti dal maltempo anche i comuni di Pianiga, Fiesso, Dolo e Stra. Con conseguenze che hanno rischiato di essere drammatiche: a Cazzago il vento ha fatto cadere due alberi nel parcheggio dell’ipermercato Lando; uno di questi è finito sull’auto di un cliente che ignaro stava facendo la spesa. All’uscita l’amara sorpresa, con l’auto seriamente danneggiata dall’albero. A Dolo un altro albero è crollato sopra il burchiello ormeggiato lungo il Naviglio Brenta. L’imbarcazione, a bordo della quale per fortuna non c’era nessuno, è rimasta seriamente danneggiata.



Alberi e grossi rami sono caduti anche lungo la regionale, meglio nota come Brentana, specie nel tratto tra Casello 9 e Dolo. Due grosse piante sono cadute sopra il deposito Actv di Dolo danneggiando i mezzi in sosta. Le ramaglie spazzate un po’ ovunque hanno provocato alcuni rallentamenti alla circolazione. L’acqua, invece, ha provocato alcuni allagamenti di scantinati. Particolarmente pesante il bilancio del nubifragio a Stra. Il primo bilancio è sconfortante. Il vento e la pioggia hanno fatto crollare il parapetto del Ponte di Paluello ed è stato isituito un senso unico per chi proviene dalla Riviera del Brenta oppure da sud (Fosso, Camponogare e dalla Romea). Gli alberi e i rami caduti non si contano, come i garages allagati.



Anche a Villa Pisani, ancora una volta, si sta facendo un esame dei danni che appaiono già notevoli. L’acqua, infatti, si è infiltrata nelle fessurazioni del piano nobile, anche attraverso le finestre. Ironia della sorte: dopo il nubifragio di qualche settimana fa, si era deciso di sostituire le finestre. Una ditta specializzata aveva iniziato lavori alacramente e, in attesa della loro definitiva collocazione, aveva provveduto a stendere, opportunamente, un grande telo di nylon a protezione. È quasi inutile sottolineare che è volato via.
Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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