Mose, il Consorzio Venezia Nuova non deve dare gli utili alle imprese

Lunedì 27 Novembre 2017
Cantieri del Mose
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VENEZIA - I commissari del Consorzio Venezia Nuova hanno l’obbligo giuridico di accantonare tutti gli utili (senza distinzione alcuna) che discendono dal contratto commissariato. Lo scrive la terza sezione del Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar del Lazio. In sostanza tutti gli utili del Mose devono essere accantonati in attesa della sentenza penale a garanzia di eventuali danni derivanti dalla corruzione. La sentenza del Consiglio di Stato è una stretta sulle misure anticorruzione per i lavori del Mose. 

 «Non si vede come sia possibile - spiega infatti la sentenza - distinguere tra utili spettanti al Consorzio ed utili di competenza delle imprese consorziate. Una tale distinzione potrebbe configurarsi ove il commissariamento si riferisca all’Ente commissariato (in questo caso al Consorzio Venezia Nuova) e non già all’oggetto della commessa pubblica». Ma «il commissariamento riguarda il contratto la cui esecuzione va completata mediante il ricorso a questa procedura di legalità controllata», ossia il commissariamento, «e giammai l’ente nel suo complesso». A presentare ricorso contro la sentenza del Tar erano stati l’Anac-Autorità Nazionale Anticorruzione e la Prefettura di Roma.

 
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