C'erano i tanti amici di una vita, accanto ai suoi studenti del liceo Marco Polo, i compagni di partito, accanto a quelli di fede calcistica. Mondi diversi che Piero Bortoluzzi ha riunito al suo funerale. Una cerimonia commossa in una Basilica dei Santi Giovanni e Paolo gremita. Almeno 600 persone si sono strette attorno ai familiari del professore di Lettere e latino, politico, scrittore e giornalista, portato via da un infarto a soli 53 anni. Figura di riferimento della destra veneziano, era apprezzato anche da chi non la pensava come lui. Per lui la famiglia aveva chiesto un funerale senza "senza distintivi, senza bandiere". Piero è stato ricordato dal cugino, don Gian Matteo Caputo, che ha celebrato la messa. "Piero ha vissuto l'amore per la sua famiglia, per la sua città, per i suoi amici, per gli studenti, anche per chi non lo amava - ha sottolineato il sacerdote - Ha vissuto nutrendosi di progetti, sogni, nostalgie, desideri, speranze. Affamato di essere amato"...
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