La città che cambia: strage di botteghe e negozi storici in centro

Venerdì 20 Gennaio 2017 di Tullio Cadorna
La città che cambia: strage di botteghe e negozi storici in centro
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VENEZIA - Addio al bar pasticceria Bucintoro, in calle dello Scaleter, al civico 2229 di San Polo, tra San Stae e campo San Polo. Una delle botteghe storiche, che si ritrovano negli antichi documenti d'archivio, l'ultima rimasta in un luogo che tradizionalmente accoglieva le pasticcerie della città: scaleteri, infatti, erano coloro che preparavano i dolci, ovvero le scalete, cialde fragili e sottili. Il titolare, Gino Zanin, ha venduto la licenza, che è volata altrove. Nei locali, ora con le serrande chiuse, sembra che Zanin voglia mantenere il laboratorio, producendo dolci per conto terzi. Non sarà, però, più bar: il luogo che tutti in zona Sant'Agostin conoscevano e dove si intrattenevano a chiacchierare. Insomma, un altro pezzo storico di Venezia che se ne va. Intanto, a Santa Fosca, a pochi metri dalla statua del Sarpi, ha chiuso l'orafo Giovanni Pandian, che ha terminato l'attività alla fine dell'anno, mentre dove si trovava il panificio Carlon, a Ca' D'Oro, ora ha aperto la catena olandese Queen chips, con sede ad Amsterdam, che ha già una rivendita simile in Ruga degli Oresi...
 
 
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 12:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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