VENEZIA - «Tra 18 mesi, salvo imprevisti, il primo vaporetto a motore ibrido (a propulsione diesel-elettrica) entrerà in servizio lungo il Canal Grande». L'annuncio del direttore generale del Gruppo Avm, Giovanni Seno, affiancato nella circostanza dal direttore generale di Coordinamento operativo, Nicola Cattozzo, dal direttore della Navigazione, Gianluca Cuzzolin e dall'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, non è certo di quelli che passano inosservati.
Specie se ad esso si affianca la precisazione di Boraso che «dopo Torino e Milano, Venezia potrebbe essere la terza città a introdurre mezzi pubblici elettrici, bus compresi. Ma in entrambi i casi, con la consapevolezza che il tema dei mezzi a propulsione ibrida appartiene al futuro e che le relative scelte dovranno essere estremamente rigorose e ponderate. Perché una volta imboccata una strada e destinate le risorse, indietro non si può tornare»...
Ultimo aggiornamento: 18:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA Specie se ad esso si affianca la precisazione di Boraso che «dopo Torino e Milano, Venezia potrebbe essere la terza città a introdurre mezzi pubblici elettrici, bus compresi. Ma in entrambi i casi, con la consapevolezza che il tema dei mezzi a propulsione ibrida appartiene al futuro e che le relative scelte dovranno essere estremamente rigorose e ponderate. Perché una volta imboccata una strada e destinate le risorse, indietro non si può tornare»...