Brugnaro: tassa di sbarco a Venezia per turisti giornalieri e occasionali

Mercoledì 14 Novembre 2018 di Davide Tamiello
Il sindaco Brugnaro
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MESTRE - Si scrive tassa di sbarco, ma si legge ticket. Perché di fatto la proposta ricorda tanto un biglietto d'ingresso per la città, da riservare a turisti e visitatori occasionali. Il sindaco Luigi Brugnaro ne ha già parlato al ministro Danilo Toninelli, in occasione della sua visita a Venezia. Visita, peraltro, richiesta a gran voce nei mesi scorsi dal primo cittadino con toni anche piuttosto decisi.

«Questa idea l'avevamo proposta anche al governo precedente, abbiamo per forza di cose necessità del loro intervento. Allora non ci hanno ascoltato, vediamo cosa succede adesso - ha spiegato il primo cittadino ieri alla presentazione delle nuove auto della polizia locale - ho chiesto a Toninelli un emendamento che ci permetta di avere una tassa di sbarco a Venezia. Sarebbe un'alternativa alla tassa di soggiorno: chi alloggia in albergo è a posto, chi invece arriva in città con navi e treno, e passa qui la giornata, dovrà pagare una tassa per contribuire alle spese di pulizia della città». Venezia risponderà servizi e assistenza. «In cambio di questa tassa diamo accesso gratuito ai servizi igienici, mappe con informazioni, un operatore che risponde in caso di bisogno. Credo che a queste condizioni chiunque pagherebbe volentieri. In fin dei conti parliamo di pochi euro». La proposta del sindaco, però, non sembra destinata solo al turismo da crociera, ma a tutti i visitatori che sbarcano (appunto) in città anche per una puntatina occasionale. 

NUMERO UNICO L'idea del primo cittadino si intreccia in un macro progetto che punta anche a riunire sotto un unico call center i servizi della città. «Non è facile - continua Brugnaro - ma stiamo lavorando in silenzio: Actv, Veritas, polizia locale. Li vogliamo vedere collaborare insieme in un'unica piattaforma informatica. In questo modo semplificheremo la vita al cittadino e anche ai turisti. Chi chiamerà, potrà essere indirizzato velocemente al servizio desiderato. Per farlo stiamo formando anche del personale». Quella del numero unico sarebbe una novità assoluta. «In Europa non ce l'ha nessuno, e mi sto rendendo conto del perché - sorride il primo cittadino, sottolineando la complessità dell'operazione - ma quando saremo operativi avremo dei benefici importanti. Intanto potremo risparmiare, con un'ulteriore razionalizzazione dei servizi».

APP Il tutto potrebbe essere coordinato da un'app. «Quello a cui vorremmo arrivare è un po' questo: un turista scarica su smartphone l'app del Comune - prosegue il sindaco - Inserisce i suoi dati, la cittadinanza, eventualmente il posto dove alloggia, così verifichiamo il versamento della tassa di soggiorno. A questo punto, in caso di chiamata, sappiamo già chi è e in che lingua rispondergli». Non solo: tramite il dispositivo, il segnalatore verrà anche geolocalizzato. «In questo modo sapremo immediatamente dove si trova e se la sua segnalazione è vera e attendibile». 

ANAGRAFE AGGIORNATA Ma il provvedimento, appunto, non riguarderà solamente i turisti. L'obiettivo è quello di aggiornare anche i registri anagrafici dei residenti. «I cittadini ci forniranno i loro contatti, numero di cellulare e email, per ricevere avvisi in caso di bisogno o emergenza». L'idea, quindi, è avere un contatto (e una reperibilità, quindi) di chiunque metta piede in città. Un sistema che potrà tornare utile anche altre esigenze, in primis la sicurezza. Avere il controllo su chi si trova in città dà delle garanzie che possono tornare decisamente utili. Di contro, qualcuno potrebbe obiettare che rischia di essere una strategia un po' invasiva. «Vorrei far notare che Venezia - Ha specificato Brugnaro - è l'unica città in cui sono stati catturati dei potenziali terroristi prima che potessero mettere in atto il loro piano». Come dire: ci è andata bene, continuiamo a essere prudenti.
 
Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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