Halloween, insulti e svastiche sul pulmino dei disabili

Venerdì 3 Novembre 2017 di Davide Tamiello
Il pulmino dell'Anfass ricoperto di svastiche e insulti
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MESTRE - Ci sono simboli che non ammettono giustificazioni, e svastiche e croci celtiche sono indubbiamente tra questi. L'età e la serata di festa non sono attenuanti, a maggior ragione se si pensa che chi, la notte di Halloween, ha imbrattato il pulmino dell'Anffass di Mestre, sapeva benissimo chi sarebbe andato a danneggiare: ragazzi disabili a cui quel veicolo serve, tutti i giorni, per raggiungere i propri tirocini sociali.

L'amara scoperta, mercoledì mattina, è toccata alla presidente dell'associazione, Graziella Lazzari Peroni. Il furgoncino, parcheggiato in via Cima D'Asta, era inutilizzabile. Croci celtiche da un lato, peni e bestemmie dall'altro, alternati dai peni disegnati sul lunotto posteriore e un grosso Ciao sul parabrezza. Per non parlare di quel Down addio, che conferma senza ombra di dubbio che i vandali sapevano che cosa fosse l'Anffas e a che cosa servisse quel pulmino, riservato al gruppo Girasole giovani.


Che si sia trattato di un raid dettato più dall'idiozia che dal razzismo, e che lo scopo fosse non quello di minacciare ma di imbrattare un po' con quello che veniva in mente ai teppisti di turno, è abbastanza evidente. Il risultato però non è poi tanto differente: i marchi restano, soprattutto se vanno a offendere e ferire i più deboli, chi già deve affrontare quotidianamente la sua personale lotta con la società. «I ragazzi ieri mattina mi hanno chiesto cosa abbiamo fatto per meritarci le svastiche? Sono persone sensibili, capiscono benissimo cosa succede, capiscono il significato di quei simboli. Mi meraviglio, ma com'è possibile essere così privi di empatia?». Il danno più fastidioso, per assurdo, sono quelle strisce nere sulla targa che di fatto rendono inservibile il mezzo.
 
 
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