Mose, quegli strani rapporti tra Consorzio e Magistrato

Giovedì 1 Giugno 2017 di Gianluca Amadori
Mose, quegli strani rapporti tra Consorzio e Magistrato
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Il personale del Consorzio Venezia Nuova continua a svolgere attività di segreteria al Magistrato alle acque di Venezia (che dopo lo scandalo Mose è diventato Provveditorato alle opere pubbliche) e molti funzionari dell'ente  presiedono commissioni di gare d'appalto, retribuiti dallo stesso Cvn. Il tutto a norma di legge. Lo spiega al Tribunale l'attuale dirigente,  Cinzia Zincone, rispondendo alle domande dell'avv. Fragasso, il quale sta cercando di dimostrare che le condotte contestate all'ex presidente del Mav, Maria Giovanna Piva, sotto processo per corruzione, non configurano alcun illecito, tant'è che proseguono tranquillamente.

I pm Ancilotto e Buccini vogliono dimostrare, al contrario, che in passato i legami tra controllato e controllore erano troppo stretti e ambigui: è il caso delle bozze di importanti documenti, poi firmati dalla Piva, predisposti da personale del Cvn; talvolta dallo stesso Mazzacurati tramite il suo consulente legale, l'avvocato Alfredo Biagini, come nel caso delle modifiche suggerite ad una relazione della Corte dei conti. Ma ancora dei numerosi collaudi, pagati fior di quattrini, attribuiti a funzionari e dirigenti Mav, come nel caso di Giampietro Mayerle, retribuito con 1.4 milioni per il collaudo del Passante di Mestre. «Devo ringraziare l'allora presidente della Regione Giancarlo Galan», ha detto ieri in aula, ammettendo, dopo essere stato messo alle strette dal pm Ancilotto, che nel 2008 sua figlia fu assunta dal Cvn. Poi ha assicurato che nessuno gli ha chiesto di restituire i favori ricevuti.

In mattinata è stato ascoltato l'ex ministro dell'Economia e Trasporti, Corrado Passera, che, chiamato dai difensori di Giorgio Orsoni, ha confermato il duro scontro nel 2010 quando l'allora sindaco contrastò Giovanni Mazzacurati, per acquisire l'Arsenale di Venezia al Comune, scippandolo al Cvn. L'ex dirigente comunale, Luigi Bassetto, ha invece ricordato che Orsoni, in sede di Comitatone, minacciò di fermare i finanziamenti al Cvn per il Mose se il Governo non avesse sbloccato i fondi per la città.

Infine l'ex presidente della Corte d'Appello di Venezia, Manuela Romei Pasetti, ha riferito che la Piva le confidò che la volevano trasferire in quanto contraria alla soluzione voluta da Mazzacurati per le cerniere del Mose. La Pasetti  nè parlò al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, chiedendo che restasse a Venezia. Dopo poco la Piva fu trasferita: al suo posto tornò Patrizio Cuccioletta e il progetto del Cvn per le cerniere passò senza problemi.

 
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