"Strade sicure", oltre 150 militari in arrivo in Veneto e Friuli Venezia Giulia: le emergenze

Sabato 20 Gennaio 2024
Strade sicure, oltre 150 militari in arrivo in Veneto e Friuli Venezia Giulia

PORDENONE - Da una parte l'emergenza immigrati sul confine Nordest, dall'altra la difesa di Venezia dalla microcriminalità che approfitta del boom turistico. L'operazione "Strade sicure" porta in Veneto e Friuli Venezia Giulia oltre 150 militari.


Trenta uomini in mimetica in più per la provincia di Udine, tartassata dalle continue risse tra minori stranieri e con al centro sempre l'hub per migranti dell'ex caserma Cavarzerani.

Altri 30 nel Goriziano, dove insiste il Cpr di Gradisca d'Isonzo e il cui territorio vive in simbiosi con il confine tra Italia e Slovenia. Ulteriori 20 arrivi per Trieste e la sua piccola provincia, porta d'ingresso dei flussi migratori e allo stesso tempo capolinea della Rotta balcanica. Il totale dei militari schierati a protezione del territorio e dei luoghi indicati come sensibili arriverà a quota 385 uomini. Il contingente più corposo sarà di stanza a Trieste, forte di 185 unità, seguirà Udine con 110 uomini e Gorizia con 90 elementi a supporto delle forze dell'ordine per il controllo del territorio. Rimane a secco invece la provincia di Pordenone, ma il prefetto Natalino Domenico Manno chiede più uomini da assegnare alla Questura in virtù dei tanti pensionamenti.


In Veneto, invece, i militari in più saranno 86. E «quasi 50 presidieranno Venezia, specialmente quei luoghi critici come le stazioni che sempre più spesso vengono prese d'assalto dall'audacia e dalla sfrontatezza di borseggiatori ai danni di anziani, turisti e viaggiatori», dice il governatore Luca Zaia.


Secondo il senatore friulano della Lega, Marco Dreosto, si tratta di «un importante segnale che arriva a tutela della sicurezza dei nostri territori grazie all'impegno del ministro Piantedosi e del sottosegretario Molteni che hanno avuto una particolare attenzione per la nostra regione anche in seguito agli ultimi incresciosi avvenimenti di violenza avvenuti a Tarvisio che ho personalmente denunciato agli esponenti di governo - ha detto l'esponente del Carroccio in Senato -. I militari andranno infatti ad affiancare gli operatori delle Forze dell'ordine, e contribuiranno a garantire la tutela della legalità delle nostre comunità. Ancora una volta, una risposta concreta a un'esigenza reale dei cittadini. Per la Lega infatti la sicurezza è e resta una priorità della propria azione politica». Quanto a Pordenone, «nulla esclude un invio dei militari se la situazione dovesse peggiorare».


FRIULI OCCIDENTALE
Nella stessa zona non coperta dai militari di "Strade sicure" in queste ore si stringe il cerchio attorno alla banda di giovani egiziani che lo scorso dicembre hanno preso d'assalto la facciata del municipio di Pordenone per strappare e poi bruciare la bandiera di Israele girando nel frattempo anche un video diffuso poi sui social. La questura ha individuato tutti e sei i responsabili: i primi due, 17enni, sono stati affidati a una cooperativa a Pasiano e Brugnera. Gli altri quattro hanno all'incirca la stessa età. Sono tutti di nazionalità egiziana e, al compimento dei 18 anni, rischiano di dover dire addio al permesso di soggiorno.


M.A.

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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