STRA - Non c’è pace neppure dopo morti verrebbe da scrivere. Ma non c’è pace neppure per i parenti che non sanno più come fronteggiare l’emergenza. Quanto sta accadendo al cimitero di Stra ormai da mesi è qualcosa di comune ma ugualmente intollerabile. Stiamo parlando dei continui ed incessanti furti di fiori dalle tombe dei defunti. Un fenomeno che purtroppo è divenuto una triste quotidianità in moltissimi cimiteri. Questo però non giustifica il fatto che debba essere tollerato. A protestare sono diversi residenti di Stra stanchi di andare a pregare sulle tombe dei loro cari e trovarsi che sono state saccheggiate dei fiori che avevano messo magari qualche giorno prima. «E’ un fatto intollerabile- dice un residente- perché va a sfregiare il luogo in cui riposano i nostri affetti ed è un luogo sacro che non dovrebbe essere violato per alcun motivo».
Le razzie invece sono quasi quotidiane. «Per quanto mi riguarda - continua nel suo racconto il giovane residente - è la quarta volta che rubano i fiori dalla tomba di mio nonno. Per giunta stiamo parlando di fiori finti». A disturbarlo non è tanto la sottrazione di un oggetto il cui valore economico potrebbe anche essere modesto, ma la violazione di un’intimità: «Per carità il valore dei fiori è relativo, ma ciò che più disturba è che qualcuno violi un posto sacro”. E il suo non è l’unico caso nel cimitero di Stra. I casi ormai sono decine ed il malcostume continua imperterrito. “Per questo- conclude- chiedo che l’amministrazione comunale prenda dei provvedimenti adeguati e che ponga fine ad un fenomeno divenuto ormai intollerabile».
Ultimo aggiornamento: 16:23
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