VENEZIA - Per la prima volta l’ombra del terrorismo si affaccia sul centro storico di Venezia. Tre persone sono state perquisite martedì degli uomini della Digos nell’ambito di un’inchiesta nella quale sono indagati per il reato di associazione con finalità di terrorismo, punita dall’articolo 270 bis del codice penale. Si tratta di 3 tunisini, regolarmente residenti in Italia, con domicilio nei sestieri di Cannaregio e San Marco, e sull’isola di Murano. Il più giovane ha 23 anni, il secondo ne ha 29, il più anziano 40. Uno di loro gestisce un’osteria: insomma è, o almeno appare, perfettamente inserito nel tessuto sociale.
Per ora gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Francesca Crupi, hanno semplici sospetti, e le perquisizioni di tre giorni fa sono servite a sequestrare computer, tablet, cellulari ed altra documentazione dalla quale cercare eventuali conferme di un’affliazione, o quantomeno di una vicinanza agli ambienti dell’estremismo islamico. Tutto il materiale acquisito dalla polizia è attualmente al vaglio.
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