Squero Tramontin salvato in extremis: le figlie continueranno l'attività

Domenica 3 Febbraio 2019 di Michele Fullin
Squero Tramontin salvato in extremis: le figlie continueranno l'attività
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VENEZIA Lo storico squero Tramontin potrà continuare l'attività che porta avanti dal 1884 senza più  intoppi burocratici. Fino a qualche giorno fa, però, la cosa non era affatto pacifica non essendo "Maestre d'ascia" " le figlie ed eredi di Roberto Tramontin, rischiavano di perdere l'affitto agevolato e quindi di dover chiudere tutto o proseguire in modo molto precario.
È stato grazie all'intervento dell'assessore allo Sviluppo economico, Simone Venturini e alla disponibilità del presidente dell'Istituzione veneziana (proprietaria del fondo) Luca Segalin a fare in modo che tutto si risolvesse: oltre all'interesse del sindaco Luigi Brugnaro, che aveva seguito la storia molto da vicino dopo la scomparsa di Roberto Tramontin, avvenuta lo scorso novembre. «Da figlio di artigiano - commenta Segalin - ho sposato con piacere la decisione del sindaco e dell'assessore Venturini di agevolare la continuazione di un'attività tradizionale veneziana quale quella di Tramontin»
Dopo la morte di Roberto, le figlie Elisabetta ed Elena avevano annunciato l'intenzione di proseguire l'attività, avvalendosi delle maestranze già presenti e capitanate dal maestro d'ascia Matteo Tamassia. Fiorentino di origine, Tamassia si è formato nel cantiere di Franco Vianello Crea alla Giudecca prima di arrivare da Tramontin e nelle ultime gondole realizzate dallo squero, c'è molto della sua mano. Il maestro d'ascia non era però socio e quindi per i legali dell'Istituzione sarebbe stato difficile mantenere il contratto d'affitto. Il provvidenziale intervento dell'amministrazione comunale ha fatto sì che le cose si sistemassero, portando le figlie e il maestro d'ascia a costituire una società di fatto nella quale lui continuerà a fare le gondole e loro si occuperanno oltre che dell'azienda anche di attività didattica aperta alle scuole. E l'affitto sarà rinnovato anche a condizioni anche migliori.
IL FUTURO Le condizioni per proseguire, sulle orme degli avi, dunque, ci sono tutte. Serviranno le commesse, che finora non sono mai mancate. Attualmente Tamassia sta lavorando ad una gondola, la prima interamente sua, commissionata dal gondoliere Marco Pelizzaro, che ha voluto confermare la fiducia allo squero che ha sempre sfornato le Rolls Royce della laguna per scelta dei materiali e qualità della realizzazione. Per restare in piedi serviranno circa tre commesse l'anno, ma Tramontin non è l'unico cantiere esistente (ci sono, tra gli altri, Crea e Dei Rossi alla Giudecca e San Trovaso). I gondolieri più esperti incrociano le dita e attendono con trepidazione il risultato finale: «Tutto dipenderà dalla qualità della gondola che sarà realizzata. Se Tamassia dimostrerà, come crediamo, di aver appreso il meglio dei segreti e delle tecniche da Crea e Tramontin, i clienti non mancheranno».

Le Reazioni - «Con il loro coraggio, l'amore per il padre e il suo lavoro, lo spirito imprenditoriale, Elena ed Elisabetta Tramontin si sono ritagliate uno spazio nella storia della Venezia dei giorni nostri. Auguro loro un successo straordinario». Così, il Governatore Luca Zaia, commenta la storia delle due sorelle veneziane che hanno rilanciato l'ultimo squero tradizionale di Venezia, quello del cantiere Tramontin. Una tradizione che continuerà non solo in nome di Roberto ma di tutta l'antica famiglia di squerarioli Tramontin, nel vecchio cantiere che vide la costruzione di tante gondole, provviste di quelle innovazioni strutturali che solo i Tramontin seppero ideare ed applicare al primo simbolo di Venezia. Nei giorni scorsi lo squero compiva 135 anni e molte sono state le testimonianze d'affetto, oltre a quelle autorevoli dell'Amministrazione. Già, perché il sindaco in persona ha garantito il proseguo dell'attività. Non solo: Luca Segalin, presidente dell'Ive, proprietario del fondo, ha assicurato che l'affitto verrà dimezzato. Mentre Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato, ha «benedetto» la società tra le due sorelle Tramontin e il maestro d'ascia Matteo Tamassia, allievo di Roberto Tramontin. Elisabetta ed Elena hanno annunciato il proposito di fare del cantiere un punto di riferimento didattico come museo e sede di eventi culturali. Infine Marco Pellizzaro Bombo, il gondoliere che ha ordinato l'ultima gondola Tramontin, che verrà consegnata fra due mesi, si è detto onorato di poter vogare una gondola con il marchio di una delle più importanti famiglie artigiane veneziane. «In quello squero aggiunge Zaia Elena ed Elisabetta hanno saputo sposare la storia millenaria di Venezia alla modernità di un progetto imprenditoriale, ricordando il papà nel modo migliore».
 

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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