Spiaggia fascista, adesso il gestore medita l'addio dopo 20 anni di lavoro

Giovedì 13 Luglio 2017 di Marco Biolcati
Gianni Scarpa
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SOTTOMARINA - Gianni Scarpa medita l'addio: «Potrebbe essere il mio ultimo anno a Playa Punta Canna». Evidentemente il tam tam che si è innescato in questi ultimi giorni ha lasciato segni anche sullo storico gestore presente ormai, nello stesso tratto del litorale, da quasi 20 anni. Scarpa non figura nella società che è titolare della concessione, ma ha un semplice contratto e gestisce i rapporti con i clienti. Visto quanto è successo e le polemiche che sono divampate anche a livello nazionale, non è escluso che i titolari decidano di non rinnovargli il contratto: «Siamo stati tutti investiti a sorpresa da questa cosa spiega Scarpa non è escluso che io il prossimo anno non sia più qui, ma non solo per loro scelta. Dopotutto sono tantissimi anni che sono a Playa Punta Canna, forse dopo quello che è successo è arrivato anche per me il momento di cambiare aria. Potrebbe essere quindi anche una mia decisione quella di lasciare dalla prossima stagione».
 



E per la prima volta esprime sulla vicenda la propria opinione anche uno dei tre soci della società che gestisce Playa Punta Canna: «Si è esagerato con i toni e si è alzato un polverone incredibile quando non serviva è l'opinione di Andrea Delle Donne io sono uno dei soci assieme a un mio amico e a una signora. Noi due in particolare abbiamo 26 e 28 anni, siamo giovani e abbiamo solo interesse a lavorare. Nessuno di noi soci, né tantomeno Scarpa, è iscritto a un partito politico. La nostra non è la spiaggia dei fascisti. A Roma si stavano affrontando determinati argomenti e Punta Canna è servita ad hoc. La cosa è stata ampiamente strumentalizzata a livello politico»...
 
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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