VENEZIA - Sono nove i cittadini stranieri, in particolare albanesi e tunisini, che sono stati arrestati questa mattina dalla polizia per spaccio. Alcuni di loro erano volti noti alle forze dell'ordine e avevano precedenti, oltre ad essere irregolari.
Il loro metodo era semplice: acquistavano ingenti quantitativi di droga anche dall'estero per rifornire i consumatori sia nelle loro abitazioni che nei parchi pubblici, da Mestre ai comuni limitrofi.
Tutto è partito nel dicembre 2014 quando l'indagine era partita verso una coppia di italiani di Zero Branco (Tv) arrestata in flagranza di reato per dentezione e spaccio di 200 grammi di cocaina e 40 di marijuana.
In seguito le attenzioni degli inquirenti si sono rivolte su alcuni albanesi che ogni settimana acquistavano ketamina, eroina e cocaina per migliaia di euro. Il passo al rifornire la rete di spacciatori era breve, con la banda che operava a Mestre, Venezia, Marghera e in tutta la provincia veneziana.
Gli acquirenti erano sia cittadini stranieri che italiani, disposti a pagare 25 euro per una dose di eroina e 80 euro per una dose di cocaina.
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