VENEZIA - Un comitato per salvare l'hotel Des Bains al Lido di Venezia. È la proposta del vulcanico critico d'arte Vittorio Sgarbi, da sempre legato all'ex isola d'oro e alla Mostra del cinema, che ha scelto una data fortemente simbolica per Venezia, come quella della festa del Redentore, per mettere il dito in una piaga aperta da anni: l'abbandono dell'albergo delle stelle, il primo grand hotel del Lido.
IL PROGETTO
Da qui, appunto, l'idea del comitato: «Per evitare questo destino occorre sottrarre il Des Bains a questa dimensione iettatoria. Per questo incontrerò già nei prossimi giorni Silvio Berlusconi per parlargli di questo progetto che egli certamente comprenderà». E aggiunge: «La rinascita del Des Bains annuncia un rinascimento che coinvolge anche un altro luogo del sogno (e del cinema ) come il castello di Sammezzano in Toscana per il quale, come per il Des Bains, ho proposto anche una iniziativa di legge. Intanto registro, tra i promotori del Comitato, l'erede dei fondatori del Cynar la cui gloria va di pari passo con i momenti più alti, nel dopoguerra, del Des Bains. Cynar fu creato nel 1949 dall'imprenditore Angelo Dalle Molle. Oggi Cynar è prodotto dalla Campari e chiederò di partecipare al comitato anche a Luca Garavoglia, insieme a mia sorella Elisabetta e a Enrico Ghezzi con i quali ho già iniziato a impostare il comitato. Aderisce per primo, tra i grandi artisti, Alexander Sokurov».
Da più di dieci anni il Des Bains è chiuso. Coima Sgr, il fondo che detiene la proprietà ed è subentrato al fallimentare programma di Est Capital, raccogliendone i cocci, assicura però che c'è la volontà di avviare il restauro. La volontà c'è, il piano di rilancio anche. Manca però una cosa fondamentale: l'ok delle banche che mettano sul piatto le risorse per un piano di rilancio di 150 milioni di euro. Nei mesi scorso, il fondo guidato da Manfredi Catella aveva ribadito di voler andare avanti, e di aver presentato il 10 maggio un nuovo progetto.
IL DECLINO
Il declino dell'hotel ha radici lontane e dipende dalle scelte di Est Capital che voleva trasformare l'albergo in appartamenti super lusso, in realtà mai realizzati, né mai messi sul mercato nonostante le demolizioni interne eseguite e poi lasciate a metà a causa del crack finanziario. «Coima Sgr, per conto del fondo di rigenerazione urbana Coima Esg City Impact sottoscritto da primari investitori istituzionali nazionali, dopo ampi approfondimenti con il ceto bancario si leggeva nella nota - a seguito dell'approvazione da parte del consiglio di amministrazione ha presentato in data 10 maggio l'offerta vincolante di ricapitalizzazione finalizzata alla riqualificazione dell'hotel Des Bains unitamente al parco, alle ville e alle attrezzature a mare nel rispetto della vocazione storica dello straordinario albergo. Il piano finanziario prevede investimenti complessivi per 150 milioni di euro con un investimento di equity da parte di Coima Sgr di 70 milioni di euro e la definizione di obiettivi quantitativi ambientali e sociali dell'intervento coerenti con l'approccio Esg del fondo di Coima». Da superare c'è lo scoglio delle banche. «Qualora le banche approvassero l'operazione conclude la nota - si avvierà finalmente il progetto di rigenerazione, insieme all'operatore alberghiero selezionato, interrompendo il degrado di un palazzo storico a seguito della chiusura nel 2010 da parte di Est Capital Sgr e contribuendo al rilancio del Lido di Venezia come luogo di eccellenza del Paese». Chissà se la voce di Sgarbi, riuscirà a rompere il silenzio.