Selfie sui binari con il treno in arrivo,
sei denunce e 22 multe in Veneto

Giovedì 8 Settembre 2016 di Monica Andolfatto
Selfie sui binari
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VENEZIA - Selfie e video sui binari al passaggio del treno. Nessuno avrebbe immaginato che la Polfer si sarebbe trovata a fronteggiare un fenomeno di tale portata e di tale pericolosità da dover organizzare una task force dedicata. Anche in Veneto. Durante i mesi estivi sono stati 128 i poliziotti impegnati a sorvegliare le località considerate sensibili: 25 quelle individuate, soprattutto nel Trevigiano, nel Veneziano e nel Padovano.
Il bilancio dei 161 controlli eseguiti sulla rete ferroviaria registra 22 sanzioni per comportamenti considerati a rischio. Ma anche sei persone denunciate, con un’età compresa fra i 15 e i 17 anni: tutti adolescenti della Marca indagati a vario titolo, anche per interruzione di pubblico servizio. Alla loro identificazione gli agenti sono arrivati scandagliando la Rete, attraverso le foto o le riprese delle loro "bravate" postate sui social oppure diffuse su youtube. E più di qualcuno si è visto recapitare il conto piuttosto salato di Trenitalia per i ritardi e il disservizio provocato. In particolare quando il macchinista avvistando "l’ostacolo" all’ultimo momento si è trovato costretto a brusche frenate per evitare un possibile investimento. Adrenalina pura. Senso di invincibilità. La spiegazione come dire psicologica. Episodi si sono verificati a Chioggia, Spinea, Martellago, Treviso, Preganziol, Loreggia.
Ma in questa moda demenziale della generazione 2.0 non c’è solo lo scatto di sfida alla sorte, ma anche quella dei sdraiarsi sulle rotaie e affidare agli amici sulla massicciata il compito di immortalare il momento in cui, con il treno a pochi metri, scappano. E scommettono pure. Vince chi nell’inquadratura ha per lo meno il muso della motrice, a conferma che si è alzato proprio all’ultimo. Un gioco folle, assurdo, demente che è finito anche nel sangue. Non nella nostra regione. Dall’inizio dell’anno sono 53 i morti sui binari travolti a causa di condotte dissennate, fra cui l’attraversamento dei binari o dei passaggi a livello chiusi.
E se in tale contesto l’obiettivo dichiarato, da un lato è dare la caccia ai teenager irriducibili, dall’altro c’è l’attività di prevenzione, su cui il Compartimento di polizia ferroviaria del Veneto, ha investito e continua a investire molto, Sia con iniziative mirate, sia nell’ambito del progetto battezzato "Train to be cool".
La parola d’ordine è sicurezza. Così gli agenti della Polfer mettono i panni dei docenti ed entrano nelle scuole medie e superiori. E per fare passare il messaggio forte e chiaro si utilizzano, fra i vari ausili, documenti video alquanto crudi, come è la realtà quando allo scherzo subentra la disperazione. Di qui semplici regole di condotta da tenere quando si è in stazione o comunque in ambiente ferroviario. Non avvicinarsi ai binari all’approssimarsi del convoglio, servirsi dei sottopassi per andare da un binario all’altro. E soprattutto non utilizzare le cuffiette per ascoltare la musica perché tali dispositivi audio si trasformano in un elemento di distrazione che isola da quanto succede all’intorno.
Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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