Scontro tra veneti: Ducale conteso, il “doge” Gardin attacca la Regione

Domenica 30 Aprile 2017 di Alda Vanzan
Scontro tra veneti: Ducale conteso, il “doge” Gardin attacca la Regione
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VENEZIA - Albert Gardin, “121° doge”, avverte: «Si profila un conflitto politico tra Maggior Consiglio della Repubblica Veneta e consiglio della Regione italiana “Veneto”». La querelle riguarda Palazzo Ducale: qui dovrebbe riunirsi il consiglio regionale del Veneto in seduta straordinaria, per ricordare, il prossimo 12 maggio, il «tremendo giorno della caduta della Serenissima». Peccato che il Maggior Consiglio della Repubblica Veneta il Palazzo Ducale se lo sia già prenotato da più di un mese con tanto di richiesta inviata nientemeno che al premier del “Governo occupante” Paolo Gentiloni.
Premessa: Albert Gardin, veneziano, indipendentista da una vita, di mestiere editore, lo scorso ottobre è stato eletto 121° doge da un gruppo denominato “Maggior Consiglio” che vuole “la ricostituzione della Repubblica Veneta oggi occupata”. Gardin, in pratica, sarebbe il successore di Ludovico Manin, l’ultimo doge. Proclamazione e investitura erano avvenute a Palazzo Ducale dove i rappresentanti del gruppo erano entrati come normali visitatori, salvo poi venire tutti identificati dal personale della Questura.
Tant’è, ieri Gardin ha appreso che i consiglieri regionali della Lega e della Lista Zaia hanno raccolto le firme per una convocazione straordinaria dell’assemblea legislativa veneta da tenersi il 12 maggio a Palazzo Ducale. Dice Gardin: «Dal Gazzettino del 30 aprile si evince che la Regione del Veneto non voglia comparire seconda alla Repubblica Veneta e progetti dunque di convocare, in tutta fretta, il suo Consiglio Regionale, in Palazzo Ducale, sui fatti del 12 maggio 1797, in concorrenza con il Maggior Consiglio della Repubblica Veneta. Per il 12 maggio in Palazzo Ducale sarebbero dunque previste due riunioni: alle 15 quella del Maggior Consiglio “Denuncia del complotto internazionale che ha rovesciato le istituzioni delle Repubblica Veneta per ottenerne uno stato di occupazione permanente”; una riunione al mattino della Regione Veneto per la recita di un “De Profundis” per confermare l’idea della morte della Serenissima a 220 anni dal colpo di Stato francese del 1797». Gardin non intende farsi da parte avendo già lo scorso 23 marzo «chiesto ufficialmente e amichevolmente al Governo italiano di riservare gli spazi del Palazzo Ducale per l’intero pomeriggio del 12 maggio per le funzioni del Maggior Consiglio. Il “121° doge” ha anche esibito la lettera inviata a Palazzo Chigi: «Illustrissimo presidente del Governo italiano, il 12 maggio 2017 il Maggior Consiglio ricorderà ufficialmente i 220 anni dell’occupazione della nostra amatissima Repubblica Veneta. Essendo le nostre sedi amministrative ancora sotto occupazione, ci rivolgiamo a Lei, presidente del Governo occupante, perché voglia mettere a disposizioni delle istituzioni venete il Palazzo Ducale per il 12 maggio 2017, dalle ore 13 alle ore 19, disponendo di sospendere ogni attività lucrativa normalmente in corso nel sito, per effettuarvi le cerimonie commemorative del caso. I partecipanti alla riunione si presenteranno ai controlli del Palazzo esibendo il passaporto della Repubblica Veneta o un invito specifico del Governo Veneto. A nessun’altra persona dovrà essere data autorizzazione d’ingresso, salvo ovviamente il personale di servizio e le forze di polizia».
Non risulta che il “Governo occupante” abbia risposto. Quanto al consiglio regionale, la seduta del 12 maggio dovrebbe tenersi a Palazzo Ferro Fini: noleggiare il Ducale costa troppo.
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Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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