Scontro aperto fra Comune e Porto per la nuova piscina

Sabato 9 Giugno 2018 di Elisio Trevisan
Scontro aperto fra Comune e Porto per la nuova piscina
MESTRE «Sono basito, sembra di essere tornati alle piccole ripicche ma sappiano i cittadini di Marghera che il Porto sta bloccando la piscina attesa da 20 anni». Luigi Brugnaro ieri era all’inaugurazione del nuovo ostello di design Anda a Mestre ma, guardando di là dei binari, ha parlato anche della piscina di Marghera assicurando che, «se riusciamo a verificare di avere le competenze, andremo sicuramente avanti. L’imprenditore Andrea Mevorach è pronto da tempo a partire coi lavori per costruire la nuova piscina, quindi non ci sono altri ostacoli se non il Porto».
 
Ieri anche il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, assieme ai membri dell’esecutivo è intervenuto sula vicenda chiedendo a Comune e Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Settentrionale di «far chiarezza subito e decidere, quindi, di intraprendere una delle strade disponibili. Non bisogna perdere altro tempo. Non bisogna perdere la piscina. Marghera ha già perduto in questi ultimi anni servizi fondamentali, e altri ancora rischia di perderne». 
LE ALTERNATIVE
Le strade disponibili cui si riferisce la Municipalità sono due: o la piscina si fa in via delle Macchine, e quindi si risolvono i problemi sollevati dal presidente del Porto Pino Musolino, e anni fa dallo stesso Bettin, riguardo alla pericolosità causata dalla commistione del traffico pesante dei camion diretti al porto con quello automobilistico e ciclopedonale urbano, oppure si sceglie un altro posto: «In mancanza di tali requisiti e permanendo il disaccordo sulla titolarità della pianificazione tra Comune e Autorità portuale, per evitare di attendere altri anni e forse di non veder mai realizzata la piscina, sarebbe preferibile cambiarne la localizzazione. Non mancano, nell’ambito urbano, aree pubbliche, molto più accessibili e sicure, già ben servite dai mezzi pubblici, raggiungibili facilmente a piedi o con mezzi leggeri».
Musolino, letto l’intervento, ha risposto con un tweet affermando che è già «d’accordo con Bettin per andare in Municipalità a spiegare la situazione. Chiedere rispetto delle regole non significa personalizzare, ma amministrare per fare bene le opere pubbliche».
Il sindaco è di altro avviso e teme che la questione della piscina sia «strumentale per vedere chi ha autorità sul Porto. Altrimenti non si spiega come mai, dopo vent’anni di discussioni, si siano accorti solo adesso dei problemi bloccando tutto. Come del resto hanno bloccato lo sviluppo dietro alla Marittima e, dopo aver perso al Tar, ora hanno pure fatto ricorso al Consiglio di Stato sull’albergo al posto del “Cremlino” al Tronchetto e sui parcheggi, dei quali ricordo 800 posti sono destinati ai veneziani. Ad ogni modo ognuno si prende le responsabilità delle proprie azioni». 
Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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