VENEZIA - La barca quella del sindaco Luigi Brugnaro, rilevata dal tele-laser della Polizia municipale mentre sfrecciava in bacino a 7 km/h oltre i limiti. Il grillino Davide Scano, ex candidato sindaco, non se la prende tanto col primo cittadino («che potrebbe anche aver pagato la multa»), quanto con i dirigenti comunali che non gli danno accesso agli atti: il primo è Marco Agostini, comandante dei vigili, la segretaria comunale Silvia Teresa Asteria e il vice Francesco Vergine. Contro i quali è pronto un esposto alla Procura
E' il maggio 2016: Scano sa del natante privato sorpreso alla Giudecca, si tratterebbe del sindaco che era su una barca privata anche se non sarebbe stato lui a condurre la barca pur se usata per fini istituzionali senza gravare sulle spese del Comune («e di questo gli va dato atto» precisa Davide Scano). Una notizia troppo succosa per non cercare di andare a fondo sulla vicenda, così presenta istanza di accesso agli atti dei vigili, ma nulla. Agostini si fa vivo 78 giorni dopo, «riportando solo alcuni dati - scrive Scano nell'esposto - con evidente pregiudizio alla mia attività politico-istituzionale».
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 08:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA E' il maggio 2016: Scano sa del natante privato sorpreso alla Giudecca, si tratterebbe del sindaco che era su una barca privata anche se non sarebbe stato lui a condurre la barca pur se usata per fini istituzionali senza gravare sulle spese del Comune («e di questo gli va dato atto» precisa Davide Scano). Una notizia troppo succosa per non cercare di andare a fondo sulla vicenda, così presenta istanza di accesso agli atti dei vigili, ma nulla. Agostini si fa vivo 78 giorni dopo, «riportando solo alcuni dati - scrive Scano nell'esposto - con evidente pregiudizio alla mia attività politico-istituzionale».