Tesserin: «Fermare le acque alte, il sale ammalora i muri della Basilica»

Martedì 30 Ottobre 2018
La basilica di San Marco

VENEZIA - «La Basilica di San Marco ha una struttura di mattoni che imbevuti di acqua salata si ammalorano anche fino a un'altezza di diversi metri, mettendo a rischio la tenuta dei mosaici che adornano le volte. Rimane il fatto che ci era stato promesso, a noi Procuratori di San Marco, a Venezia e a tutta l'umanità, che tali eventi non sarebbero più accaduti». Così ha detto  il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin.

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Dopo aver ricordato i recenti lavori di messa in sicurezza della Basilica, alla Cripta, il progetto di protezione del Nartece e dell'area della Piazza sino a un'altezza di marea di 85 centimetri e il rifacimento del vecchio progetto di impermeabilizzazione dell'intera Piazza fino a un'altezza di marea di 110 centimetri, Tesserin aggiunge che «nulla può la Procuratoria di oggi, che solo nel nome richiama i grandi poteri attribuiti dalla Repubblica Serenissima di Venezia, per difendere S.Marco e l'intera città di fronte agli eventi sopra i 110 centimetri, che sono stati già oltre 60 nell'ultimo, non ancora completato decennio.

Tale difesa è possibile solo interrompendo il collegamento tra mare e laguna. Per noi, riparare ai danni delle frequenti inondazioni, a parte i costi connessi, sta diventando sempre più difficile e potrebbe diventare impossibile, specie in uno scenario di cambiamenti climatici globali che il mondo scientifico considera certi», conclude.
 

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 22:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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