VENEZIA - Ristoranti e pizzerie veneziani ancora nel mirino dopo la puntata di ieri sera di Report, che denunciava il largo uso di pizze precotte, olio di palma per friggere e prodotti scadenti. Una denuncia che a Venezia trova sponda nelle categorie, che difendono la ristorazione veneziana di qualità, ma condannano e prendono le distanze da quella di "serie B", chiedendo più controlli.
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(dal minuto 21 focus su Venezia)
L'Ascom avverte: «Ormai anche bar e pasticcerie fanno cucina con prodotti congelati e inustriali. Il problema è la mancanza di trasparenza da parte di certi esercenti e l'assenza di controlli da parte dell'Ulss». Per l’Associazione dei pubblici esercizi il problema è quello denunciato da tempo, cioè quello delle liberalizzaizoni. «Da tempo - dice il segretario Ernesto Pancin - denunciamo i finti ristoranti, che creno un danno d'immagine ai tanti che fanno questo lavoro seriamente. Un ristorante ha il cuoco, la cucina, camerieri, posti a sedere. Deve rispettare precise norme di igiene. Idem per le pizzerie, ma la liberalizzazio in selvagge hanno fatto in modo che chunque potesse mettersi a vendere pizze o a dare pasti. L'enogastronomia è il fiore all'occhiello di Venezia, un potente attrttore di turismo. Chi lavora seriamente non può pagare il prezzo di queste apertura selvagge».
Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 04:23
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L'Ascom avverte: «Ormai anche bar e pasticcerie fanno cucina con prodotti congelati e inustriali. Il problema è la mancanza di trasparenza da parte di certi esercenti e l'assenza di controlli da parte dell'Ulss». Per l’Associazione dei pubblici esercizi il problema è quello denunciato da tempo, cioè quello delle liberalizzaizoni. «Da tempo - dice il segretario Ernesto Pancin - denunciamo i finti ristoranti, che creno un danno d'immagine ai tanti che fanno questo lavoro seriamente. Un ristorante ha il cuoco, la cucina, camerieri, posti a sedere. Deve rispettare precise norme di igiene. Idem per le pizzerie, ma la liberalizzazio in selvagge hanno fatto in modo che chunque potesse mettersi a vendere pizze o a dare pasti. L'enogastronomia è il fiore all'occhiello di Venezia, un potente attrttore di turismo. Chi lavora seriamente non può pagare il prezzo di queste apertura selvagge».