Tesori nascosti: quei 40 relitti di navi e aerei individuati nel Golfo di Venezia

Ce ne sono tanti. Forse un centinaio. Di sicuro ne sono stati censiti, studiati e catalogati una quarantina. Tutti relitti storici. Alcuni medioevali, altri settecenteschi e soprattutto moltissimi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di navi affondate per il troppo carico o per combattimenti, così come le numerose carlinghe di aereo inabissatesi dopo qualche scontro nei cieli.

Un lavoro veramente eccezionale svolto da maestranze e ditte esperte e con l'ausilio di tecnologie sofisticate dall'alto, con i droni, in grado di leggere non solo il terreno, ma anche i fondali più bassi. E qui emergono le storie che ora gli archeologici marini (perchè ormai anche la Prima Guerra mondiale entra a far parte di questa branca) stanno riportando alla luce. Grazie a questo lavoro, e ad un grande successo, anche editoriale, il 16 marzo prossimo a Venezia, alla Fondazione Querini Stampalia, alle 16, sarà presentata la ristampa di I relitti del Golfo di Venezia, dai pericoli per la pesca a giacimenti culturali, a cura di Marina Aurighi (Regione Veneto) e dell'imprenditore veneziano, Nicola Falconi (Cam Idrografica) dove si racconta il patrimonio storico-militare nei fondali del Litorale veneziano, da Bibione a Chioggia...