«Avete una sigaretta?»: 20enne pestato a sangue e rapinato

Mercoledì 8 Marzo 2017
«Avete una sigaretta?»: 20enne pestato a sangue e rapinato
14

MESTRE - Arrestati dopo aver rapinato un ventenne che stava rientrando a casa dopo una serata con amici in un locale del centro di Mestre. In manette sono finiti, la notte tra martedì e mercoledì 8 marzo,  P.V. di anni 20 e B.V. di anni 21, entrambi cittadini moldavi.

LA RAPINA
Alle 23 il giovane era alla fermata del bus, nell'attesa ha chiesto ai due stranieri se avessero una sigaretta. I due hanno risposto negativamente dopodiché lo hanno preso per il collo e trascinato in un luogo appartato. Qui lo hanno colpito con calci e pugni a volto e collo. Non contenti, i due hanno portato via zainetto con portafoglio e cellulare al malcapitato e si sono allontanati. A quel punto la vittima, grazie all'arrivo di un passante, ha chiamato il 113: le volanti, arrivate sul posto, hanno individuato i due soggetti poco distanti dal luogo della rapina. Alla vista degli agenti uno dei due ha cercato di disfarsi di parte della refurtiva. I due sono stati riconosciuti dalla vittima e il P.M. di turno ne ha disposto l'arresto.


In particolare, alle ore 23.00 circa il ragazzo, mentre si trovava in attesa alla fermata dell’autobus, notava i due soggetti e chiedeva loro se avessero una sigaretta. Questi, dopo avergliela rifiutata, tenevano un breve conciliabolo tra loro, dopodiché lo afferravano repentinamente al collo e lo trascinavano con forza in un luogo appartato e buio.

Qui giunti, iniziavano a colpirlo con calci e pugni di inaudita violenza su più parti del corpo, in particolare al volto ed al collo, procurandogli lesioni guaribili in 20 giorni s.c.

Nella circostanza i due rapinatori gli sottraevano uno zainetto contenente il portafoglio ed altri effetti personali, nonché il telefono cellulare; subito dopo, verosimilmente disturbati dall’arrivo di un passante, si allontanavano rapidamente dal luogo dell’aggressione.

A quel punto la vittima chiamava il 113 e sul posto si precipitava una Volante che forniva i primi soccorsi ed acquisiva tutti gli elementi necessari al rintraccio degli aggressori.

La tempestività dell’intervento consentiva di individuare i due soggetti poco distanti dal luogo della rapina. Alla vista degli agenti uno dei due cercava di disfarsi di parte della refurtiva, ma il gesto non sfuggiva agli operanti che li bloccavano e recuperavano quanto gettato (risultata essere la tessera sanitaria della vittima). La successiva perquisizione personale nei loro confronti consentiva di rinvenire altri effetti del rapinato per cui i due moldavi venivano accompagnati negli uffici della Questura per meglio definire la loro posizione.

Nella circostanza entrambi venivano riconosciuti dalla vittima che, nel frattempo, si era recata negli uffici di polizia per formalizzare la denuncia in merito ai fatti avvenuti.

I due, pertanto, venivano tratti in arresto per il reato di concorso in rapina e dell’accaduto veniva immediatamente informato il P.M. di turno che disponeva la loro traduzione presso la Casa Circondariale di Venezia a disposizione dell’A.G.

Va evidenziato come, anche in questa occasione, l’azione sinergica e tempestiva tra cittadinanza e forze dell’ordine che diuturnamente presidiano il territorio, abbia consentito il positivo epilogo della vicenda, dimostrandosi arma vincente soprattutto nella lotta per combattere il fenomeno della cosiddetta criminalità diffusa.










Venezia, 8 marzo 2017

Ultimo aggiornamento: 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci