Pronto soccorso più "agile: all'Angelo test per le pratiche degli stranieri

Sabato 16 Marzo 2024 di Fulvio Fenzo
Pronto soccorso più "agile: all'Angelo test per le pratiche degli stranieri

MESTRE - A Mestre ne arrivano sempre di più, e a Venezia - con il diluvio di turisti di altri Paesi - non è neanche il caso di parlarne.

E così, per evitare che i preziosissimi infermieri restino inchiodati per decine di minuti (quando va bene) alle prese con pratiche burocratiche per gli stranieri che si presentano al Pronto soccorso per essere curati, l’Ulss 3 ha deciso di varare un nuovo servizio sperimentale all’ospedale dell’Angelo e al Santi Giovanni e Paolo, ai nastri di partenza già dalla prossima settimana, con una “gestione front office” dedicata e rivolta appunto a chi non è iscritto al Servizio sanitario nazionale. 


L’AFFIDAMENTO
Il nuovo servizio nei due Pronto soccorso partirà da lunedì prossimo 18 marzo, e durerà (per ora) per sei mesi dalle 8 alle 20, sette giorni su sette, con un incarico esterno affidato alla cooperativa Anthesys Servizi, il tutto per un costo di quasi 116mila euro. Un progetto per il quale la Direzione amministrativa dell’Ulss 3 Serenissima sta lavorando dal dicembre scorso e mirato alla gestione della “posizione amministrativa” dei pazienti stranieri che accedono al Pronto soccorso. Per questi ultimi, infatti, ci sono pratiche in più da compiere a seconda che si tratti di Comunitari (in possesso della “Team”, cioè la Tessera Europea Assistenza Malattia) o di non comunitari irregolarmente presenti sul territorio nazionale (che devono avere un codice “STP” come Stranieri Temporaneamente Presenti). Per i primi, come per noi italiani che quando andiamo nei Paesi dell’Unione europea ed abbiamo diritto all’assistenza sanitaria oltre confine, la tessera Team prevede il rimborso all’Ulss per l’assistenza fornita a carico dei Paesi di appartenenza, mentre per gli stranieri irregolari in possesso (ma non sempre) del codice Stp è il Ministero ad intervenire sul fronte dei costi che l’azienda sanitaria deve sostenere.


IL SISTEMA
Insomma, tutte verifiche che finora venivano compiute dal personale infermieristico presente al “Triage” del Pronto soccorso, ma spesso lunghe e complicate perché, oltre a dover fare i conti con la burocrazia, con gli stranieri si aggiunge anche il problema della lingua. «C’era la necessità di sgravare il più possibile il personale che opera nei Pronto soccorso di Mestre, come “ospedale hub”» si legge nella delibera del direttore generale dell’Ulss 3, Edgardo Contato, che attiva questa sperimentazione di nuovo front office per gli stranieri. Agli operatori dedicati spetterà dunque il compito di verifica sulle banche dati, di informazione ai pazienti non iscritti, la consegna della documentazione e il supporto alla compilazione della modulistica, fino alla verifica delle pratiche e della corretta emissione della documentazione anche contabile, compreso il pagamento alle casse automatiche. E gli infermieri dei due Pronto soccorso, tutti i giorni tra le 8 e le 20, potranno essere sollevati almeno di queste incombenze.
 

Ultimo aggiornamento: 18:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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