Primario salva turista all'Harry's Bar: la trentenne crollata a terra di colpo

Mercoledì 12 Dicembre 2018 di Fabrizio Cibin
L'esterno dell'Harry's Bar in calle Vallaresso
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VENEZIA - Si sente male all’Harry’s Bar, viene salvata dal primario di anestesia e rianimazione dell’Ulss 4. Un imprevisto che poteva costare caro, quello capitato ad una giovane turista giapponese. A permetterle di continuare la vacanza in tranquillità, e soprattutto in salute, il provvidenziale intervento di un medico dell’azienda sanitaria del Veneto Orientale. Lui è il dottor Fabio Toffoletto, direttore dell’Anestesia e rianimazione, nonché capo dipartimento dell’area critica, ovvero dei Pronto soccorso delle tre strutture ospedaliere. 
«E’ una cosa che potrebbe accadere in qualsiasi posto. Da parte mia ho fatto solo il mio dovere di medico», si è affrettato a sottolineare Toffoletto. Come a dire che non si è trattato di un gesto eroico, ma di un naturale intervento che un medico fa spontaneamente anche quando non indossa il camice. Di certo la ragazza ora ha una persona in più da ringraziare per il suo stato di salute. 
DRAMMA SFIORATO
L’incidente è avvenuto all’Harry’s Bar. Impossibile, dunque, non farsi attirare se non altro dalla curiosità. Così fanno in molti turisti ogni giorno, così aveva fatto anche una turista giapponese assieme ad alcuni suoi connazionali. E così aveva voluto fare il dottor Toffoletto, giunto in questo angolo (o “stanza”, come l’ha ribattezzata Arrigo Cipriani) della città lagunare assieme ad alcuni amici. Sono le 21.30 di lunedì quando la donna, di 30 anni, è improvvisamente crollata a terra, svenendo. «Lì per lì non mi ero accorto di quanto era appena accaduto - ricorda ancora il medico - fino a quando un barista ha chiesto se in sala ci fosse un medico. A quel punto sono immediatamente intervenuto». 
IL SOCCORSO
In primo luogo Toffoletto ha accertato la presenza della frequenza cardiaca, quindi ha avviato le prime manovre di rianimazione e utilizzato del ghiaccio. La ragazza dopo alcuni minuti si è ripresa, facendo tirare un sospiro di sollievo ai molti presenti che, spontaneamente, hanno fatto partire un lungo applauso all’indirizzo del medico di San Donà di Piave. Secondo il dottor Toffoletto potrebbe essersi trattato di un attacco vagale, che è causato da una riduzione del flusso del sangue al cervello, a causa di un forte stress unito probabilmente ad un forte sbalzo termico tra l’esterno e l’interno del locale. La donna si è ripresa completamente. «Le sue condizioni sono migliorate e non dovrebbero esserci conseguenze», ha concluso il medico. Ieri mattina anche il direttore generale, Carlo Bramezza, appreso dell’accaduto, si è voluto complimentare personalmente con il “suo” primario.
 
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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