Presidente indagato, la colletta dei genitori salva la società di calcio

Sabato 7 Luglio 2018
foto di repertorio
MOGLIANO - La società sportiva rischia di sparire, o di essere acquisita da proprietari di altri territori, ma i genitori di sei dei 350 piccoli calciatori iscritti nelle 22 formazioni giovanili gestite raccolgono 70 mila euro con cui rilevare il ramo d'azienda dal presidente precedente e trattenere l'organizzazione nella cittadina in cui era stata fondata, 90 anni fa. Accade a Mogliano Veneto, nel trevigiano. La struttura, che dal 2012 ha assunto il nome di «FC Union Pro» dopo una fusione con la società sportiva del confinante comune di Preganziol, fino al 2017 era presieduta dall'imprenditore veneziano Marco Gaiba, coinvolto lo scorso inverno in un'inchiesta della Dda di Catanzaro per presunti rapporti con organizzazioni riferibili alla 'ndrangheta. Gaiba, da gennaio agli arresti domiciliari, in base alle regole della Figc è diventato perciò non più idoneo a guidare una associazione sportiva dilettantistica e, con la sua decadenza, si erano aperte le offerte di vari potenziali acquirenti. Primi fra tutti i vertici della società di Treviso, interessati in particolare alla prima squadra, che milita nel campionato Eccellenza.

Per contrastare il rischio di un trasferimento nel capoluogo, e quindi di una dispersione della funzione aggregativa ed educativa di un'associazione molto consolidata, un gruppo di familiari degli iscritti, guidati dal nuovo presidente, Enrico Lorenzoni, hanno raccolto il denaro sufficiente a rilevare la componente «in bonis» della precedente società, lasciando perciò passività e debiti in capo all'ex proprietario. Per disputare il prossimo campionato Eccellenza, è stato anche sottolineato, hanno scelto di rimanere a Mogliano quasi tutti i giocatori della passata stagione. Al fine di supportare il nuovo corso della Union Pro i sindaci di Mogliano e Preganziol, Carola Arena e Paolo Galeano, in occasione della presentazione dell'iniziativa, hanno annunciato oggi di aver reso disponibili dei fondi pubblici per consentire anche alle famiglie più in difficoltà di iscrivere i figli all'associazione calcistica. 
Ultimo aggiornamento: 19:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci