La Polizia di Frontiera dell'aeroporto “Marco Polo” di Venezia, a conclusione di un'indagine nell’ambito del fenomeno dei reati contro il patrimonio, ha smascherato e indagato un 36enne pugliese per “furto aggravato”, poiché ritenuto responsabile della sottrazione di diverse attrezzature e macchinari da cantiere avvenuti nell’ambito della costruzione della nuova struttura dell’aerostazione. Il valore della refurtiva si aggira attorno ai 10.000 euro.
«L’indagato - spiega una nota - è un ex dipendente della ditta impegnata nella costruzione degli impianti idraulici; lo stesso, approfittando della conoscenza dei luoghi e la scarsa presenza di operai durante il fine settimana, si introduceva all’interno di un ricovero per gli attrezzi e da questi ne asportava le attrezzature che, poi, trasferiva a Firenze, la stessa città dove era impegnato nei lavori di manutenzione dell’Ospedale Civile di San Giovanni di Dio “Torregalli”. La perquisizione delegata dalla locale Procura, in collaborazione con la Squadra Mobile della città toscana ha permesso di recuperare l’intera refurtiva che, quindi è stata riconsegnata al legittimo proprietario».
© RIPRODUZIONE RISERVATA «L’indagato - spiega una nota - è un ex dipendente della ditta impegnata nella costruzione degli impianti idraulici; lo stesso, approfittando della conoscenza dei luoghi e la scarsa presenza di operai durante il fine settimana, si introduceva all’interno di un ricovero per gli attrezzi e da questi ne asportava le attrezzature che, poi, trasferiva a Firenze, la stessa città dove era impegnato nei lavori di manutenzione dell’Ospedale Civile di San Giovanni di Dio “Torregalli”. La perquisizione delegata dalla locale Procura, in collaborazione con la Squadra Mobile della città toscana ha permesso di recuperare l’intera refurtiva che, quindi è stata riconsegnata al legittimo proprietario».
