Patty Pravo e i premi alla carriera:
«Sono la stessa di 50 anni fa»

Domenica 4 Settembre 2016 di Elena Ferrarese
Patty Pravo e i premi alla carriera: «Sono la stessa di 50 anni fa»
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Nicoletta Strambelli, più conosciuta come Patty Pravo, ha appena superato la boa dei 50 anni di folgorante carriera: e non ha nessuna intenzione di fermarsi, anche dopo 149 dischi pubblicati in Italia, 85 nel mondo, oltre 120 milioni di copie vendute e numerosi riconoscimenti. L’ultimo, il Premio Kinèo Excellence Award, lo ritirerà oggi al Lido di Venezia, alla Mostra del Cinema. E il 30 agosto si è esibita al Teatro Romano di Verona, nell’ambito del tour di "Eccomi" che sta portando in giro per l’Italia e che si concluderà a Sesto San Giovanni l’11 settembre. Il successo della cantante veneziana, che debuttava con "Ragazzo Triste" nel 1967 dettando con il suo stile una nuova moda per tutta la sua generazione, ha oltrepassato i confini nazionali, arrivando in Giappone, Francia, Germania, fino al Sud America. E anche in Cina: è stata la prima artista italiana a portare qui il rock nel 1994 e ad esibirsi alla televisione di stato davanti ad un pubblico di 1 miliardo e 300 mila spettatori. Il suo ultimo album di inediti, pubblicato il 12 febbraio per la Warner Music Group, ha il titolo "Eccomi" (da qui il nome del tour), e ospita le esibizioni di numerosi altri amici e colleghi. Tra questi, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Pacifico, Fortunato Zampaglione, Samuel Romano dei Subsonica, Rachele Bastreghi dei Baustelle, Zibba, Emis Killa.
Con quale di questi artisti c'è stata più affinità? 
«Difficile fare una classifica: Sangiorgi mi ha regalato "A Parte Te" per il mio compleanno. Con Gianna Nannini siamo amiche da una vita e ci siamo divertite. Quello che mi ha più stupito è Zibba che mi ha ascoltato per mezz'ora seduto sul mio divano, poi mi ha detto "vado" ed è tornato dopo due ore con un pezzo perfetto».
Com’è andato il tour di "Eccomi"? 
«Molto bene. Finalmente il pubblico non canta con me solo "Pensiero Stupendo", "La Bambola" o "Pazza Idea". Ora conosce anche i pezzi inediti del nuovo album. È una soddisfazione ed è divertente. Ma devo fare anche i brani più conosciuti, se no mi bastonano!».
Chi era Nicoletta 50 anni fa e chi è Patty oggi?
«Una persona è così com'è, la natura rimane la stessa».
Cosa ricorda del primo concerto?
«È stato normalissimo per me che suonavo già con il mio gruppo inglese».
Qual è stato l'errore più grande della sua carriera?
«Di errori ne ho fatti tanti, ma non ho nessun rimpianto e non so neanche come si faccia ad averne».
Dopo 50 anni è ancora la "ragazza del Piper": cosa consiglia agli artisti di oggi?
«Di inventarsi un Piper!»
Oltre alla musica, la passione per i viaggi: una veneziana che, come Marco Polo, ha attraversato la Via della Seta...
«Sì, durante il tour in Cina, dove ho anche presentato e cantato in cinese. Mi piace viaggiare da sola nel deserto con un cammello»
Tornerebbe ad abitare a Venezia?
«Ora abito a Roma, al Quirinale, e sto bene lì, ma non si sa mai. Però metterei il numero di entrata per i turisti: sono troppi e c'è una mancanza totale di vivibilità».
Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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