SANTA MARIA DI SALA - Si aggrava la posizione di Luigi Sibilio, il 35enne napoletano, residente a Loreggia, ma domiciliato a Santa Maria di Sala, dove lavorava come pizzaiolo, che il 18 maggio scorso ha ucciso a coltellate Natasha Bettiolo, 46 anni, che faceva la cuoca all’istituto comprensivo di Trebaseleghe. Il sostituto procuratore di Padova, Roberto Piccione, ha chiuso l’inchiesta e contesterà all’uomo l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalle minacce.
Questo perché, come è emerso dalle indagini, il 35enne, cinque mesi prima di assassinare la cuoca di Massanzago, l’aveva già minacciata. Il 17 dicembre 2016, a Camposampiero, l’aveva affrontata armato di taglierino. Ma la donna per quell’episodio non presentò denuncia. Il 18 maggio il Sibilio, che voleva a tutti i costi avere una relazione con la Bettiolo, s’infilò nell’auto della donna e la colpì al ventre e quindi al collo, recidendole giugulare e trachea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questo perché, come è emerso dalle indagini, il 35enne, cinque mesi prima di assassinare la cuoca di Massanzago, l’aveva già minacciata. Il 17 dicembre 2016, a Camposampiero, l’aveva affrontata armato di taglierino. Ma la donna per quell’episodio non presentò denuncia. Il 18 maggio il Sibilio, che voleva a tutti i costi avere una relazione con la Bettiolo, s’infilò nell’auto della donna e la colpì al ventre e quindi al collo, recidendole giugulare e trachea.