Venezia. Squalifica per le offese sessiste, parte il ricorso. La società: «Un malinteso»

Venerdì 15 Dicembre 2023 di Giuseppe Babbo
Il centro sportivo in cui si sono verificate le offese

CAVALLINO (VENEZIA) - «Procederemo con il ricorso nelle sedi opportune e faremo di tutto per far incontrare il nostro atleta con il direttore di gara a chiusura definitiva di questo spiacevole avvenimento». 
Dalla parte del proprio tesserato, condannando al tempo stesso ogni tipo di offesa, a maggior ragione se di natura sessista, ma al tempo stesso con la voglia di fare chiarezza. I riferimenti sono tutti per l’ennesimo caso che ha travolto il calcio giovanile veneziano. Le parole, messe nero su bianco in una specifica nota, sono quelle del Calcio Cavallino. 
I fatti, invece, sono legati alla decisione del giudice sportivo che ha inflitto 10 giornate di stop al giocatore del Cavallino Matteo Vianello che, in occasione della partita valida per il campionato Juniores di calcio contro la Fossaltese, avrebbe offeso la direttrice di gara Alessandra Bellavere di San Donà di Piave con “insulti a sfondo gravemente sessista”. 
Da parte sua il calciatore ha già smentito di aver rivolto simili offese, non escludendo per altro la possibilità di tutelarsi. Da chiarire anche la frase incriminata che sarebbe stata pronunciata «le donne devono stare a casa a lavare i piatti», parole che sarebbero state dette all’interno dello spogliatoio. Ma appunto sulle quali servirà chiarezza, con l’episodio in fase di ricostruzione dai vari organismi coinvolti. 

SOCIAL
Nel frattempo però il caso è deflagrato e anche nei social, sono diversi i commenti apparsi nella rete e praticamente tutti a favore della direttrice di gara, con tanto di richieste di pene più severe e chi ha ricordato parole simili rivolte in altri campi ad altre giocatrici e per di più da persone che potevano avere l’età dei nonni di chi era in campo. 
Con il calciatore che al momento ha deciso di non rilasciare commenti, e lo stesso i responsabili della sezione Aia di San Donà, a dare una propria versione dei fatti è la società Cavallino. 
«Siamo venuti a conoscenza con stupore – si legge nella nota diffusa dalla società gialloverde - che un nostro tesserato della categoria Juniores è stato squalificato per 10 giornate perché avrebbe offeso l’arbitro con “insulti a sfondo gravemente sessista». Il ragazzo in questione ha sempre militato nelle fila del Calcio Cavallino distinguendosi per educazione e rispetto, capitano esemplare di tutte le categorie giovanili. Un ragazzo proveniente da una sana famiglia di imprenditori, dediti al lavoro. Crediamo che tutto questo sia frutto di un grande malinteso e probabilmente di uno scambio di persona. Nessuno dei presenti alla partita, compagni di gioco, dirigenti, allenatori e accompagnatori hanno udito tali insulti. Il ragazzo è stato espulso a seguito di alcuni spintoni con un giocatore della squadra avversaria. Ha lasciato, dopo alcune proteste non offensive, il campo mestamente e recatosi in spogliatoio faceva doccia per poi seguire la partita dagli spalti». 
E sulla tribuna la tensione non sarebbe mancata.
«Gli animi dei nostri tifosi erano certamente caldi per qualche errore arbitrale – prosegue la comunicazione della società - e probabilmente qualche parola grossa dagli spalti è volata ma non è stata detta dal nostro atleta». 
Ferma in ogni caso la condanna ad ogni tipo di offesa. «La nostra società condanna fermamente qualunque insulto rivolto ai Direttori di gioco – conclude la nota - ancora di più se di sfondo sessista e rivolti ad un arbitro donna. Calcio Cavallino si attiverà per fare in modo che questo non accada più, né in campo né sugli spalti, ma si schiera al fianco dell’atleta che risulta oggi ingiustamente accusato di azione così grave. Procederemo con ricorso nelle sedi opportune e faremo di tutto per far incontrare il nostro atleta con il direttore di gara a chiusura definitiva di questo spiacevole avvenimento». Per il futuro invece verranno rafforzate le azioni di sensibilizzazione: «Ai nostri ragazzi insegniamo la cultura del rispetto degli avversari e dei direttori di gara – precisa il dirigete Sebastiano Barbassi – continueremo a farlo ancora di più coinvolgendo anche il pubblico». 
 

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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