VENEZIA - Non lo vedono al lavoro, lo trovano morto nella doccia. Sadibou Diop, senegalese di origine (era nato a Dakar nel 1966) tra i primi immigrati senegalesi giunti in Veneto, dopo un percorso lavorativo in Germania, è stato ritrovato esanime questa mattina presto dai colleghi di lavoro negli stalloni in Valle Vecchia di Irtermizoo, l’azienda zootecnica interregionale alla Brussa di Caorle. Sadibou, da alcuni anni anche cittadino italiano, è stato sempre impegnato sia sul fronte sindacale, era delegato della Cisl nel settore agroalimentare, che su quello della rappresentanza degli immigrati, senza distinzione di provenienza. Dal 2010 fino allo scorso novembre ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale.
Negli ultimi mesi si era impegnato in prima persona nel progetto Controesodo finalizzato alla realizzazione di una grande azienda agro-industriale nella regione della Casamarche, tra le più povere del Senegal. La sua improvvisa scomparsa ha colpito duramente i suoi moltissimi amici: “Sadibou Diop era una persona straordinaria, che amava il suo lavoro, un figura di riferimento per centinaia di immigrati e molto stimata da tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. Il suo obiettivo di vita era di riportare in Africa quanto aveva imparato in Italia per dare una occasione ai suoi connazionali”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Negli ultimi mesi si era impegnato in prima persona nel progetto Controesodo finalizzato alla realizzazione di una grande azienda agro-industriale nella regione della Casamarche, tra le più povere del Senegal. La sua improvvisa scomparsa ha colpito duramente i suoi moltissimi amici: “Sadibou Diop era una persona straordinaria, che amava il suo lavoro, un figura di riferimento per centinaia di immigrati e molto stimata da tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. Il suo obiettivo di vita era di riportare in Africa quanto aveva imparato in Italia per dare una occasione ai suoi connazionali”.
