Il neopresidente Musolino: «No agli sprechi, basta buttare soldi pubblici»

Sabato 25 Marzo 2017
Il presidente del Porto Pino Musolino alla firma dell'accordo BlueFlag
VENEZIA - «Le due banchine per altrettante mega navi porta container da realizzare all'interno della diga davanti al porto di Malamocco? Non chiamatelo porto offshore in scala ridotta, ma con il suo nome tecnico, ossia banchina ad alti fondali. Questo progetto è sul piatto. E io ho l'obbligo morale di studiare tutte le soluzioni, anche alla luce della loro sostenibilità economica».
Ne ha parlato ieri Pino Musolino, neopresidente dell'Autorità portuale, a Ca' Farsetti a margine della sottoscrizione del decimo accordo Venice Blue Flag. «Non è più il tempo di realizzare grandi opere a debito. Perlomeno, non sarò io a farle - ha aggiunto Musolino con riferimento al progetto di porto offshore caro al suo predecessore Paolo Costa -. Stiamo esaminando anche gli aspetti giuridici connessi all'idea originaria di scalo (tradotto: la progettazione affidata ai cinesi per 4 milioni di euro, ndr). L'intenzione è di risolvere le cose prima che diventino emergenza o problema, privilegiando soluzioni concrete, cantierabili, economicamente sostenibili e tali da non compromettere l'operatività e l'accessibilità delle strutture esistenti. Questa città ha già subito troppi traumi a livello di grandi opere. I soldi pubblici, poi, sono sacri e io voglio limitarmi al realizzabile e al finanziabile. Sul resto, a pronunciarsi saranno i miei successori, se lo vorranno».
Ultimo aggiornamento: 15:27

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