MESTRE - «Si dice che diamo fastidio ai cittadini italiani, potrebbe essere, perché voi non siete abituati a vedere i musulmani, però quando sarete abituati non daremo più fastidio». Una frase, quella espressa da uno dei frequentanti della moschea di via Fogazzaro a Mestre, che cerca di spiegare come loro chiedano di praticare il proprio culto. Anche se non potranno più farlo lì, come è stato stabilito dalla Prefettura. E non si danno per vinti. Minacciano infatti uno sciopero: mercoledì un nuovo incontro in Comune per una eventuale sede alternativa: «Se questo non accadrà la comunità bengalese è pronta a scioperare. Ci fermeremo tutti - dichiara Kamrul Sayed - ci sono tremila di noi che lavorano a Fincantieri, 1500 nelle pizzerie del centro storico. Vediamo cosa succede se nessuno di noi va a lavorare. Anche i bambini staranno a casa da scuola e faremo una manifestazione».
«Abbiamo bisogno di un'alternativa, se ci sarà dato uno spazio andremo lì, altrimenti andremo in zona industriale tra i capannoni. Però il problema è la destinazione d'uso, ce lo potrebbero consentire, visto che non disturberemmo alcun abitante. Se non ci daranno spazi allora manifesteremo anche tutti i giorni se necessario, per rivendicare i nostri diritti».
I particolari sul Gazzettino dell'8 aprile
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