Truffato dai rom online. Compra trattore inesistente

Sabato 27 Ottobre 2018 di Raffaella Vittadello
Truffato dai rom online. Compra trattore inesistente
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MURANO - Segno dei tempi che cambiano: i Carabinieri di Murano in collaborazione con il Comando di Venezia hanno identificato nei giorni scorsi una banda di rom specializzata in truffe online che dovrà rispondere del reato di truffa aggravata e continuata in concorso. In totale otto persone, cinque residenti a Desenzano del Garda e altre tre senza fissa dimora, tutte tra i 18 e i 40 anni. Erano specializzati nella vendita online di mezzi agricoli e combustibili mai spediti a destinazione dopo aver incassato il pagamento. Tutto era partito in aprile dalla denuncia di un giovane delle Vignole: un trattore usato per cinque mila euro era un affare da non lasciarsi sfuggire, trovato su subito.it, uno dei più popolari siti dedicati al mercato dell'usato. Una compravvendita online come tante, fenomeno in costante  aumento soprattutto nelle aree lagunari dove è più comodo ordinare qualcosa grazie a un click sul computer che iniziare una ricerca in terraferma spostandosi per decine di chilometri per trovare quanto si va cercando.
E il venditore sembrava particolarmente affidabile, tanto convincerlo a fargli versare il prezzo pattuito su una carta postepay. In anticipo. Carta ricaricabile che però non è uno strumento di pagamento tracciabile, talvolta intestato a prestanomi. L'acquirente ha più volte tentato di riavere i soldi oppure la consegna del trattore, che veniva costantemente posticipata fino a quando il venditore non si è reso irreperibile. E al muranese non è restato altro che fare denuncia ai Carabinieri. Nei giorni scorsi la notizia che la banda è stata scoperta, dopo che aveva messo a segno molte altre truffe, come hanno accertato le indagini dei militari dell'arma che si sono dedicati all'operazione in collaborazione con i comandi di 40 città italiane e che hanno portato allo smascheramento di 55 truffe per un danno totale di circa 40mila euro.
Risalendo ai dati dei conti correnti e alle numerazioni telefoniche usate e grazie alle videoriprese delle telecamere di sorveglianza degli sportelli bancomat dove venivano effettuati gli incassi delle illecite vendite gli autori delle truffe sono stati scoperti. Solo qualche mese fa un'altra maxi-operazione che aveva consentito il deferimento in stato di libertà di quattro truffatori siciliani ritenuti responsabili di 98 episodi di truffa in tutta Italia che sempre sullo stesso sito avevano messo in vendita una vasta gamma di oggetti, dai cellulari, agli elettrodomestici, fino ai pezzi di ricambio per autovetture mai giunti a destinazione
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