MIRANO (VENEZIA) - È morto lo scorso 7 agosto, qualche giorno dopo essere stato sottoposto ad un intervento di coronografia all'ospedale di Mirano. I familiari di un settantottenne, residente a Fiesso d'Artico, assistiti dall'avvocato Giorgio Caldera, hanno presentato un esposto e il pm di Venezia, Stefano Buccini, ha disposto l'autopsia per accertare le cause della morte e verificare la sussistenza di eventuali responsabilità.
Il ricovero
Il 2 agosto l'anziano era stato sottoposto ad un intervento di coronografia, dopo il quale fu dimesso due giorni più tardi. L'uomo riferì ai familiari che, dopo l'operazione, aveva sentito i sanitari parlare di un "sospetto" di infezione a causa di una cannula contaminata, in quanto negli esami ematici era stata riscontrata "troponina". A seguito di questa indicazione, il figlio del paziente si presentò dal medico che aveva eseguito l'intervento chiedendogli se dovessero essere adottate particolari cautele e gli fu risposto che avrebbero potuto ricontattarlo nella poco probabile eventualità fosse comparsa febbre. Il 7 agosto, dopo essersi recato dalla propria dottoressa di base, il settantottenne si recò nella sua farmacia di fiducia, a Fiesso d'Artico, dove fu colpito da un improvviso malore, accompagnato da difficoltà respiratorie. L'anziano fu immediatamente soccorso e quindi trasportato con l'autoambulanza all'Ospedale di Mirano, dove fu ricoverato nel reparto di terapia intensiva e sottoposto ad ulteriore coronografia Mentre i valori della pressione continuavano a scendere, una Tac evidenziò la presenza di un coagulo: dopo un tentativo, fallito, di aspirarlo, i sanitari di Mirano decisero di trasferire il paziente all'ospedale dell'Angelo di Mestre, ma il settantottenne è morto prima del trasferimento.