Addio a Vittorio Coin, capitano ​d'impresa attivo nel sociale

Sabato 21 Gennaio 2017
Vittorio Coin
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VENEZIA - Grave lutto nel mondo della finanza e dell'impegno sociale. È morto Vittorio CoinA darne notizia è il sito della Fidal Veneto, il comitato regionale della Federazione italiana atletica leggera. Vittorio Coin era manager dell’omonima dinastia, era figlio di Aristide, imprenditore e grande appassionato di sport che, alla fine degli anni ’40, fu tra i fondatori del Gruppo Atletico Coin. Il figlio di Vittorio, Piero, è l’attuale presidente della società veneziana.
Vittorio Coin, presidente onorario del Comitato Airc del Veneto, dopo che ne è stato presidente per anni, era molto attivo non solo nel mondo imprenditoriale e in quello spoertivo, ma anche nel mondo della sanità. Era stato tra coloro che si erano impegnati per sostenere la nascita di un Istituto oncologico veneto. 
Nel 1960 Vittorio Coin si era laureato in Economia e Commercio a Venezia e poi si era specializzato nella Harvard School di Boston. 
Nel 1974 assieme al fratello Piergiorgio aveva assunto la guida diretta del Gruppo.
Molto attivo il suo impegno sociale e culturale. E' stato componente del consiglio di amministrazione del "Gazzettino". 
Nel weekend, il Gruppo Atletico Coin sarà presente sui campi di gara con il segno del lutto. 
«Ci ha lasciato un grande condottiero dell’impresa veneta e del vero capitalismo sociale di cui questa terra è madre: con Vittorio Coin il Veneto perde non solo un veneziano appassionato, un imprenditore illuminato che ha saputo portare e far crescere in ogni parte del mondo l’impresa di famiglia, ma soprattutto un imprenditore sociale, attento e sensibile alla sanità, alla ricerca, all’università, all’editoria, allo sport e all’associazionismo. Vittorio Coin è stato in tutto e per tutto un vero ambasciatore del Veneto». Così il presidente del Veneto Luca Zaia saluta Vittorio Coin. 
«Con la morte di Vittorio Coin, Venezia perde un grande imprenditore che, con il suo lavoro e la sua generosità, ha rappresentato, nel miglior modo possibile, lo spirito della nostra città». Lo afferma il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. «Uomo schivo e amico della Fenice, nella sua vita ha dimostrato di essere un convinto sostenitore del mondo della cultura ed è sempre stato attento ad aiutare chiunque si trovasse in difficoltà - conclude -.
Gesti nobili compiuti con umiltà e senza mai ricercare i riflettori dell'opinione pubblica. Grazie Vittorio per quello che hai dato alla città.
Ultimo aggiornamento: 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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