VENEZIA /MOGLIANO - (al.spe-t.borz.) «Andremo fino in fondo per fare piena luce sulle cause della morte di Stefano. Nomineremo un consulente di parte per l'eventuale esame autoptico e confidiamo che possano arrivare elementi utili per le indagini dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dov'è stato rinvenuto il suo cadavere». Il giorno dopo la tragica scomparsa del fratello minore, Ennio Carta parla dall'abitazione dei genitori, a Mogliano.
Nell'abitazione dove ora sono rimasti il padre e la madre, dopo che anche Stefano si era trasferito in via Paruta a Mestre anche se lì aveva mantenuto ancora la residenza, ieri hanno suonato il campanello i giornalisti. «Qualcuno ha scritto di un possibile suicidio, ma mi sento di escluderlo categoricamente - dice Ennio - ricevuto ieri in commissariato per gli aggiornamenti del caso Mio fratello era in ottima salute, non aveva debiti, faceva progetti per il futuro a medio e lungo termine, dai viaggi al master on-line che gli serviva per il suo lavoro in albergo di cui era molto soddisfatto. Io l'ho sempre sentito e visto sereno»...
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